Politica e Sanità

16 Novembre 2011

---

Le farmacie lombarde si apprestano a diventare sportelli per l’Adi (assistenza domiciliare integrata) e per l’accesso a servizi di home care. È quanto prevede il protocollo d’intesa firmato l’altro ieri dal presidente di Federfarma regionale, Annarosa Racca, e dall’assessore alla Solidarietà sociale, Giulio Boscagli. L’intesa, in sostanza, getta le basi per lo sviluppo di un pacchetto di servizi imperniati sulla domiciliarità che le farmacie erogheranno progressivamente in base ad accordi aziendali ricalcati sul protocollo regionale, prima in forma sperimentale in alcuni distretti Asl e poi a regime sull’intero territorio lombardo. In particolare, i titolari dovranno istituire nella propria farmacia un «Centro funzionale e operativo» al quale i pazienti potranno rivolgersi per avere informazioni sui servizi Adi attivati dall’Asl, richiederne l’accesso e usufruire dei servizi di home care e delle «prestazioni analitiche di prima istanza» erogate dalla farmacia. Allo scopo, l’intesa prevede l’istituzione di un tavolo dove le parti «si impegnano a condividere un protocollo che definisce la natura e l’entità dei servizi indicati», nonché i requisiti organizzativi a carico dei titolari. Nella stessa sede sarà anche concordato un tariffario dei servizi erogati dalle farmacie, che «verranno remunerate a mezzo voucher» (la dotazione di spesa individuale istituita dalla Regione Lombardia per consentire l’acquisto da soggetti accreditati di prestazioni di assistenza socio-sanitaria). La sperimentazione, in ogni caso, non dovrà comportare «oneri aggiuntivi per le parti salvo quanto concordato a livello locale in sede di accordo attuativo».