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Politica e Sanità

16 Novembre 2011

Napoli, Federfarma boccia il piano Caldoro


Ai titolari partenopei non piace proprio il decreto commissariale con cui a metà febbraio il governatore della Campania, Stefano Caldoro, ha dettato il piano regionale per il pagamento dei debiti sanitari. Lo ha scritto l’altro ieri il presidente di Federfarma Napoli, Michele Di Iorio, in una lettera indirizzata allo stesso Caldoro, nella quale si minacciano iniziative giudiziarie in caso di applicazione del decreto. Di Iorio, in particolare, punta il dito contro le incongruenze del provvedimento, che da un lato parla di accordi transattivi sul pregresso ma dall’altro non fornisce ai farmacisti alcuna certezza rispetto al «regolare e tempestivo pagamento dei crediti», perché mancano indicazioni di date o scadenze senza le quali è impossibile per i titolari impostare «una dignitosa programmazione aziendale». Scotta ancora il naufragio dell’accordo firmato con Caldoro a dicembre: prevedeva il pagamento entro il 30 gennaio di tre mensilità del 2010 per l’Asl Napoli 1 e di due per la Napoli 2, ma quei soldi a oggi ancora non sono arrivati e non dovrebbero giungere prima della fine del mese. Di fatto, il decreto si rivela dunque «un astratto esercizio contabile offerto agli organi tutori del Governo centrale», nel quale non c’è traccia di soluzioni tali da far intravvedere «un efficace piano di pagamento dei debiti». Spicca in tal senso «la preoccupante assenza» delle banche, che – scrive sempre Di Iorio – oggi non sembrano più interessati a operazioni di cartolarizzazione «per le mutate condizioni del mercato» e «per la scarsa, o addirittura inesistente, affidabilità» della Regione. Ma soprattutto, preoccupa i farmacisti partenopei quel passaggio del decreto che ipotizza «dilazioni di pagamento extra convenzione da concedere alle Asl». Per il presidente di Federfarma si tratta di un’opzione «irricevibile» che viola contratti e leggi, contro la quale i farmacisti faranno ricorso a tutte le iniziative giudiziarie a disposizione. «Al governatore chiediamo di rimetterci a discutere un nuovo piano di pagamenti» spiega Di Iorio a Farmacista33 «nel quale noi mettiamo la nostra disponibilità alla collaborazione ma la Regione deve mettere la correttezza e il rispetto per le farmacie. In sostanza vogliamo certezze, per quest’anno e per il prossimo».

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