Politica e Sanità

16 Novembre 2011

---

L’utilizzo dell’elettrocardiogramma in farmacia rappresenta una grande potenzialità, in particolare per la prevenzione cardiovascolare al femminile. È quanto emerge da uno studio presentato nel corso del Congresso nazionale della Società per la prevenzione cardiovascolare (Siprec), appena conclusosi. Lo studio, realizzato da un team multidisciplinare, in cui hanno collaborato ricercatori dell’Università Vita-Salute, clinici dell’Unità Operativa di Prevenzione e Riabilitazione Cardiovascolare ed esperti di Telbios, Centro Servizi di Telemedicina, dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele, ha coinvolto 529 persone che nel periodo tra settembre 2009 e settembre 2010 si sono recate in una delle 24 farmacie sparse sul territorio nazionale, collegate con Telbios per effettuare un elettrocardiogramma. Il tracciato di ciascuno è stato simultaneamente trasmesso al Centro Servizi di Telemedicina, attivo 24 ore su 24, dove un operatore specializzato riceve il tracciato e ne verifica la qualità tecnica e passa la chiamata al medico disponibile per l’immediata refertazione. L’88,8% dei soggetti che si sono recati in farmacia per eseguire un ECG non riportava sintomi di alcun tipo, il restante 11,2% lamentava palpitazioni, dolore al petto, dispnea. Il dato inatteso è, invece, il riscontro tra le persone asintomatiche che hanno usufruito del servizio di telemedicina: una percentuale inaspettatamente alta di donne, ampiamente superiore a quella degli uomini. «Questo studio fornisce un’idea delle potenzialità della telemedicina e dello sviluppo integrato specialisti-Mmg-farmacia dei servizi. Stiamo lavorando a un allargamento su larga scala di questa metodica e, con il supporto di associazioni di categoria e gruppi professionali e di nuove tecnologie, anche a nuovi modelli di assistenza» ha commentato Renato Botti, amministratore delegato di Telbios.