Politica e Sanità

17 Novembre 2011

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Si terranno il 10 maggio le elezioni per il rinnovo dei vertici nazionali di Federfarma e del Sunifar. A fissare la data, come da statuto, il presidente uscente del sindacato, Annarosa Racca, nel corso del consiglio di giovedì scorso. Una decisione che ha destato sorpresa, anche nello stesso entourage della presidente, perché l’orientamento era quello di convocare l’assemblea elettiva soltanto dopo Cosmofarma, verso la fine del mese. Con questa anticipazione, invece, si determina un’accelerazione della macchina elettorale che rischia di mettere in difficoltà. Si pensi per esempio alle candidature: lo statuto impone l’ufficializzazione di nomi e squadre entro cinque giorni dall’assemblea, quindi eventuali concorrenti del presidente Racca (sulla cui ricandidatura non ci sono dubbi) hanno fino a dopodomani per mettere a punto una lista. Tempi strettissimi insomma, da cui il sospetto dell’opposizione che l’accelerazione sia stata decisa per opportunismo: «Il presidente vuole garantirsi la rielezione prima che dalla politica arrivino notizie spiacevoli che le impedirebbero di ricandidarsi» è il parere di Augusto Luciani, presidente di Federfarma Umbria, avversario di Annarosa Racca alle elezioni del settembre scorso «bastino per esempio le voci secondo le quali nel consiglio dei ministri del 6 maggio verrà presentato un emendamento al ddl sullo sviluppo che liberalizzerà gli orari delle farmacie su tutto il territorio nazionale. In ogni caso, anche se i tempi sono stretti, contiamo di presentarci con una lista e un candidato alla presidenza per Sunifar e Federfarma». Differenti, ovviamente, le considerazioni che arrivano dai sostenitori dell’attuale presidenza: «E’ dall’approvazione del nuovo statuto, cioè dal settembre scorso» ricorda il segretario nazionale di Federfarma, Alfonso Misasi «che si sapeva che a maggio ci sarebbero state le elezioni. Quindi un’anticipazione di un paio di settimane non può essere considerata una sorpresa. Quanto ai motivi, sono presto detti: gli appuntamenti politici a venire con governo e regioni consigliano che Federfarma si presenti ai suoi interlocutori con un presidente già riconfermato nel suo ruolo e con un forte consenso nella base. Questi sono gli obiettivi per i quali lavoriamo».