Politica e Sanità
17 Novembre 2011Farmacisti campani all’offensiva nella lunga querelle con la Regione sulla distribuzione diretta dei presidi per diabetici. Il nuovo servizio, appaltato tramite gara d’asta a un fornitore unico per tutta la Campania, sta ingranando a fatica e cresce il numero delle Asl che bussano alla porta delle farmacie per correre ai ripari. Paradossi da commedia napoletana, perché i primi a contestare la delibera che affidava alla Soresa (Società regionale per la Sanità) la gara per l’appalto del servizio erano stati proprio i titolari campani, preoccupati dalla perdita di un segmento di mercato cruciale soprattutto per le piccole farmacie. Da qui l’avvio di una battaglia che, tra le altre cose, aveva visto Federfarma Campania presentare una controfferta più bassa di un milione di euro rispetto alla proposta vincente e poi avviare un ricorso al Tar di cui ancora si attende l’esito. Fatto sta che alle richieste di aiuto delle Asl i farmacisti campani hanno dato risposte diverse. Luce verde a Caserta e Benevento, dove le Aziende sanitarie hanno accettato di stipulare un’intesa per il prolungamento di sei mesi dei vecchi accordi integrativi. Luce rossa invece all’Asl Napoli 1, che avrebbe voluto affidarsi alle farmacie soltanto per due o tre mesi, il tempo di mettere in piedi il nuovo servizio. «Non siamo qui a togliere le castagne dal fuoco per altri» commenta il presidente di Federfarma Napoli, Michele Di Iorio «si stanno rendendo conto di quanto sia difficile recapitare i presidi a casa di 56mila pazienti soltanto a Napoli, 200mila in tutta la Campania, e non sanno come venirne fuori. No grazie, a meno che in cambio l’Asl non garantisca il pagamento degli arretrati, visto che anche l’accordo dello scorso aprile è ormai saltato: per fine maggio avremmo dovuto ricevere i rimborsi di agosto 2010, non s’è visto nulla». Dal canto suo, Federfarma Campania ha indetto per venerdì una conferenza stampa alla quale sarà presente anche il presidente nazionale del sindacato, Annarosa Racca: «Ricorderemo alla Regione che la nostra offerta è più conveniente e dà maggiori garanzie in termini di qualità del servizio ai cittadini» dice il presidente di Federfarma Campania, Nicola Stabile «e, alla luce di ciò che sta succedendo in molte Asl, chiederemo una regia e una soluzione unica per tutta la Regione che coniughi risparmio ed efficienza».
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