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Politica e Sanità

17 Novembre 2011

In Estonia la ricetta elettronica “chiama” le farmacie on line


Gran cosa la ricetta elettronica: si riduce l’uso della carta, si semplificano prescrizione e spedizione e i pazienti risparmiano tempo. Tanto che il governo vorrebbe aiutarli a risparmiarne ancora di più, autorizzando la vendita via web dei farmaci. La storia arriva dall’Estonia e anche se il paese non è tra quelli a noi più vicini merita comunque di essere raccontata per le riflessioni che può offrire.
Infatti, se in Italia la ricetta digitale (quella, per intenderci, che viaggia solo sulla rete senza mai passare per un foglio di carta) rimane ancora un sogno soltanto futuribile, nel lontano paese baltico è realtà da più di un anno. C’è voluto un rodaggio quasi decennale, ma oggi le ricette elettroniche superano ormai l’80% del totale. E il bello è che non sono state necessarie tessere sanitarie o reti dedicate: i dati sono archiviati in un server del sistema sanitario statale e la consultazione è permessa soltanto a medici, farmacisti e pazienti. Per l’accesso poi – udite udite – basta soltanto la carta d’identità, anch’essa in formato elettronico: l’assistito si reca in farmacia, mostra il documento e il farmacista accede al server (anch’egli con la propria carta d’identità) per visualizzare specialità prescritte e durata della terapia. Pure la dispensazione è tracciata, quindi il sistema di ricettazione digitale serve anche al monitoraggio dei consumi senza complicati fascicoli elettronici.
In un anno di prescrizione digitale l’esperienza dice che a guadagnare è soprattutto la prescrizione ai pazienti cronici: al malato infatti basta telefonare al proprio curante per chiedergli il rinnovo della ricetta, il medico si collega con il server e il gioco è fatto. Risultato, minore spreco di carta e – per i medici – più tempo da dedicare alle visite.
Anche i pazienti risparmiano tempo, perché salta il passaggio dal medico, ma il governo estone ritiene che se ne potrebbe risparmiare ancora di più saltando anche il passaggio dalla farmacia. Le autorità, infatti, stanno prendendo in seria considerazione l’ipotesi di autorizzare la vendita via Internet dei farmaci, mentre le catene (in Estonia 434 delle 478 farmacie in attività sono inquadrate nelle quattro insegne più importanti) premono per essere autorizzate a recapitare a domicilio le specialità prescritte on line. Due possibilità che sembrano diventare sempre più concrete visto che, per usare le parole di un portavoce del governo, «i tempi sono ormai maturi per questa evoluzione».

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