Politica e Sanità
30 Novembre 2011Una cosa è certa: per quanto riguarda la sanità, il percorso della Finanziaria sembra non finire mai E quasi una bomba a orologeria, la previsione in Finanziaria di ticket per le prestazioni non urgenti rese in pronto soccorso e per le prestazioni diagnostiche e specialistiche. Forse non per lentità in s� delle misure previste dal Governo ( 10 euro per la specialistica e 25 per i codici bianchi del pronto soccorso), ma per il fatto che la misura andava a inserirsi in uno scenario variegato. Otto Regioni, infatti, prevedevano già una partecipazione alla spesa per ciascuna prescrizione per esami e consulti, 12 prevedevano già il ticket per il pronto soccorso.
Se era diversa la situazione di partenza, ovviamente non poteva che differire anche lapplicazione. E così in Toscana, le aziende sanitarie anno avuto indicazione di continuare a operare come in passato, cioè applicando la quota fissa di 10 euro per i codici bianchi a tutti gli assistiti. Non scatta quindi l''aumento a 25 euro, l''importo previsto dalla Finanziaria. Si applicano anche in Toscana i 10 euro (esclusi gli esenti) sulla ricetta per la prescrizione delle prestazioni specialistiche ambulatoriali (visite specialistiche, analisi, diagnostica). Allopposto il caso della Lombardia, dove le previsioni governative sono andate a sommarsi ai ticket preesistenti. Il presidente della Regione, Roberto Formigoni, ha ricordato che lo Stato prima ha concordato con le Regioni il fondo sanitario nazionale. E ha tagliato tre miliardi di euro. Poi, ci ha detto che il resto non ce l''avrebbe dato tutto: le Regioni avrebbero dovuto aumentare o introdurre il ticket. Noi abbiamo risposto che erano matti. Risultato, spiega Formigoni, il ticket l''ha annunciato il Governo. Qualcosa insomma non ha funzionato, se il Governo ha annunciato che a fronte di tale situazione si è deciso di predisporre misure, da condividere con le Regioni nella riunione prevista per il prossimo 18 gennaio tra il Ministro della Salute Livia Turco e gli Assessori Regionali alla Sanità, che consentano, nel quadro di quanto previsto dalla legge Finanziaria 2007 e del Patto per la Salute con le Regioni, una maggiore flessibilità nellapplicazione delle disposizioni in materia di ticket sulla specialistica e la diagnostica. Ma basterà una rimodulazione in questi termini? Non sembra, almeno a giudicare dallultima presa di posizione, quella dei sindacati dei pensionati. Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, occorre l''immediato ritiro dei ticket su diagnostica, specialistica e pronto soccorso, ribadendo il totale dissenso all''introduzione della misura. Dissenso - precisano i sindacati dei pensionati - peraltro già espresso durante il confronto con i ministeri competenti in occasione della elaborazione della Finanziaria e sostenuto con la mobilitazione dei pensionati e dei lavoratori nei territori e dalla Conferenza delle Regioni. Al riguardo Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil ribadiscono linutilità di tale provvedimento quale strumento di controllo della spesa e denunciano l''effetto perverso dello stesso, che premia la sanità privata a scapito di quella pubblica. Inoltre evidenziano che per quanto riguarda i pensionati con meno di 65 anni basta un euro in più della pensione minima (436,14 euro) per subire tali costi.
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