Politica e Sanità
30 Novembre 2011Da almeno 15 anni continuiamo a chiedere invano la chiusura di tutti i punti parto privi di una adeguata assistenza neonatologica, inclusa quella anestesiologica. Si continua a parlare di controllo del rischio in sanità, ma si parla bene e si razzola male. A dirlo è Stefano Biasioli, presidente nazionale della Cimo, dopo il caso della bimba calabrese morta durante il trasferimento in ambulanza da Corigliano al reparto di neonatologia dell''ospedale Annunziata di Cosenza.
I recenti episodi avvenuti nell''arco di un mese in un ospedale del Veneto e in un ospedale della Calabria - spiega in una nota Biasioli - confermano che ancora nel 2007 continuano ad essere attive sale parto prive di un adeguato supporto neonatologico. Che cosa faranno adesso di concreto il ministro Livia Turco e le giunte regionali venete e calabresi? Questo scandalo - conclude Biasioli - va impedito una volta per tutte, costi quel che costi.
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