Politica e Sanità

30 Novembre 2011

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I più recenti dati ottenuti dallo studio IES (Intergroup Exemestane Study) sono comparsi su Lance e hanno mostrato per la prima volta che le donne in post-menopausa con carcinoma mammario ormono-sensibile che sono passate a exemestane, dopo due-tre anni di tamoxifene, hanno avuto una maggiore probabilità di sopravvivenza del 17% e una minore probabilità di recidiva del 25%, rispetto alle pazienti che hanno continuato ad assumere solo tamoxifene, per 5 anni complessivi di trattamento. Lo studio IES è stato disegnato per valutare i benefici clinici del passaggio di 2362 pazienti a exemestane dopo 2-3 anni di tamoxifene, rispetto alla terapia con solo tamoxifene, per 5 anni complessivi di trattamento su 2380 pazienti. Dopo i 5 anni di arruolamento allo studio, le pazienti sono rimaste sotto osservazione per altri due anni oltre il completamento della terapia. “E’ importante che le donne che hanno assunto tamoxifene per due-tre anni, siano adeguatamente informate dei potenziali benefici del passaggio a exemestane” ha dichiarato Mary McCormack, oncologa della University College London Hospital. Exemestane ha ricevuto l’autorizzazione all’immissione in commercio nel 2000 e nel 2005, ha avuto l’indicazione per il post-operatorio.