Politica e Sanità
30 Novembre 2011La Regione ha visto approvare il piano di rientro dal deficit sanitario. Imponente il risparmio sulla spesa farmaceutica. Per il Ministro Turco è un fatto di rilievo nazionale. Sarà anche un esempio?
Non è una notizia di interesse locale, e a dirlo è lo stesso ministro della Salute Livia Turco: il piano di rientro dal deficit della Regione Lazio, firmato ieri mattina a Roma, oltre che da Turco, dal ministro dell''Economia e delle finanze Tommaso Padoa Schioppa e dal presidente Piero Marrazzo, "è un piano di rilievo nazionale". Il ministro ha poi spiegato che "tutti i servizi sanitari regionali, dunque anche quello del Lazio, sono interconnessi e di conseguenza i problemi di una singola Regione riguardano tutti i cittadini italiani". Non solo: in questa rinnovata cooperazione tra Governo centrale e Regioni, sancita dalla firma di oggi, "si procederà alla comune lettura delle cause di accumulo del debito nelle sei Regioni con problemi di bilancio". In più "sarà garantito sostegno e attenzione a ogni singola fase del ripiano del disavanzo e verranno predisposte diverse verifiche dei risultati", conclude Turco.
Il piano presenta anche una serie di interventi sulla spesa farmaceutica, per un risparmio totale di 210 milioni di euro, Per esempio, per quanto riguarda gli inibitori di pompa protonica vi sarà lapplicazione di un prezzo di riferimento (11 euro), vale a dire che le molecole di questa classe si troveranno a essere tutte rimborsate al costo del generico disponibile, il lansoprazolo. Ma non soltanto di questo si tratta. Il comunicato della Regione cita anche la monoprescrizione (cioè a dire la prescrizione di una sola scatola di medicinali per ricetta medica) delle statine. Questa misura dovrebbe rendere 24 milioni di euro, mentre 50 se ne risparmierebbero con il prezzo di riferimento sugli inibitori della pompa protonica. Un approccio che tiene presente lobiettivo di non imporre partecipazione alla spesa al cittadino.
Un altro intervento di rilievo è il potenziamento della distribuzione per nome e per conto dei farmaci, dalla quale si attendono altri 50 milioni, e della distribuzione diretta, per altri 20. Risparmi si attendono anche dalla spesa farmaceutica ospedaliera, per 31 milioni. Il piano del Lazio ha anche messo in conto leffetto della prossima scadenza dei brevetti di molte specialità (23 molecole): altri 30 milioni nel biennio 2008-2009. Questo provvedimento chiede un sacrificio allindustria, alla farmacia e ai medici di famiglia ma guarda lontano, riforma la struttura del sistema e che produrrà effetti positivi anche nei prossimi anni � ha dichiarato il presidente Marrazzo � in questa Regione qualcosa è cambiato; non siamo ancora alla fine del tunnel ma siamo in vista della luce.
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