Politica e Sanità
30 Novembre 2011Diversamente da quanto si credeva non è la scuola a esporre gli allievi a rischio di obesità ma i periodi vacanza dagli studi, lo afferma uno studio condotto negli Stati Uniti. Dalla ricerca, verrà pubblicata nel numero di aprile dell''American Journal of Public Health, emerge chiaramente che gli studenti ingrassano durante le vacanze estive più del doppio rispetto al periodo scolastico. Per ognuno dei 5.380 studenti statunitensi di scuole materne e primarie, i ricercatori hanno calcolato l''indice di massa corporea all''inizio e alla fine dell''anno scolastico nonch� al termine delle sospirate vacanze estive. Si è visto che i bambini obesi tendevano a ingrassare due o tre volte più rapidamente durante l''estate rispetto ai giorni di scuola. Al contrario dei coetanei sottopeso che rallentavano l''aumento di peso durante le vacanze per poi recuperare a scuola. I risultati arrivano in un momento in cui vari Stati stanno adottando delle misure anti-obesità proprio all''interno delle scuole, prima tra tutte la messa al bando, nei distributori automatici, di alimenti e bibite ad alto contenuto di grassi e calorie. "Quando si parla di obesità infantile - sottolinea Douglas Downey, sociologo co-autore dello studio - si tende a parlare della scuola come una parte integrante del problema. In realtà se non ci fosse, i nostri bambini sarebbero ancora più grassi". Gli autori concludono che, oltre agli sforzi per modificare lalimentazione nelle scuole, mense incluse, sarebbe più opportuno intervenire sulleducazione allo stile di vita promuovendo sport e movimento e una cultura della sana alimentazione.
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