Politica e Sanità
30 Novembre 2011A partire dal primo aprile, medici, in particolare genetisti, laboratori di genetica, istituti di ricerca e farmacisti dovranno quindi rispettare la nuova normativa per la tutela della privacy. Normativa che prevede che chi utilizza dati genetici possa farlo solo sulla base di un''autorizzazione ad hoc del Garante per la protezione dei dati personali, dopo il parere del ministro della Salute e del Consiglio superiore di sanità.
Previste novità sostanziali anche nella modalità di raccolta e trattamento dei dati. "Dovranno essere predisposte - si legge in una nota dell''Authority - misure specifiche per accertare in modo univoco l''identità del soggetto a cui viene prelevato il materiale genetico. Inoltre, i dati identificativi dovranno essere tenuti separati già al momento della raccolta". E ancora. "Per trattare i dati genetici e utilizzare i campioni biologici sarà obbligatorio il consenso scritto dell''interessato. Consenso che sarà revocabile in qualsiasi momento". Discorso a parte per i nascituri. Il consenso per i test genetici sul feto "dovrà essere espresso dalla madre e se l''esame può rivelare l''insorgenza di patologie del padre, anche da quest''ultimo". Modificate anche le norme relative alle misure di sicurezza. "I dati genetici e i campioni biologici contenuti nelle banche dati dovranno essere trattati con tecniche ''ad hoc'' e potranno essere consultati solo mediante rigorosi sistemi di autenticazione. Inoltre, per trasmettere i dati in formato elettronico si dovrà usare la posta elettronica certificata". Novità anche per la conservazione e la diffusione dei dati. I campioni biologici e i dati genetici "non potranno essere conservati per un periodo di tempo superiore a quello strettamente necessario per perseguire gli scopi per cui sono stati raccolti e utilizzati". Il Garante stabilisce che i dati genetici "non possono essere diffusi". I risultati delle ricerche, si legge nella normativa, ''''possono essere diffusi solo in forma aggregata". Ribadito il divieto di utilizzo di dati genetici da parte del datore di lavoro e delle assicurazioni. Il provvedimento, in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ha efficacia dal primo aprile al 31 dicembre 2008. I soggetti che al momento della pubblicazione in Gazzetta non siano in regola con le prescrizioni contenute nell''autorizzazione, potranno beneficiare di un periodo di cinque mesi per adeguarsi.
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