Politica e Sanità
30 Novembre 2011Unindagine di IMS Health e IRI annuncia uno sconto medio per OTC e SOP del 23% negli ipermercati, mentre in farmacia sarebbe del pari all11% circa. Ma il risparmio è molto variabile e si dimostra che le possibilità di scelta per il cittadino sono molto più ridotte
Questi i dati - a otto mesi dall''entrata in vigore del decreto Bersani che ha liberalizzato la vendita dei medicinali da banco - di uno studio congiunto realizzato da IMS Health e IRI Information Resources. La ricerca è stata condotta sui primi 15 prodotti più veduti e responsabili di oltre il 30% del giro d''affari complessivo dei farmaci di automedicazione, e ha permesso di rilevare lo sconto applicato nei corner aperti dalla grande distribuzione e nelle farmacie che lo hanno praticato (pari al 45% del totale degli esercizi che hanno venduto i 15 prodotti di punta).
Il minor livello dello sconto medio applicato dalle farmacie sui prodotti analizzati è legato anche al diverso assortimento dei due canali di distribuzione. Da analisi congiunte realizzate da Ims Health e IRI Information Resources risulta, infatti, che l''assortimento dei medicinali di autocura in farmacia è di gran lunga superiore rispetto ai quello nei corner dei supermercati. I prezzi applicati ai 15 prodotti di punta venduti nella grande distribuzione mostrano, inoltre, una certa variabilità all''interno dello stesso canale, legata, tra l''altro, alle scelte di posizionamento delle catene. In particolare la variabilità di prezzo è più evidente su prodotti di marca molto conosciuti e più pubblicizzati, con sconti che arrivano fino al 26,8% rispetto al prezzo di listino. Il vantaggio per il consumatore è significativo, ma molto variabile per singolo prodotto. Ma il beneficio di prezzo non è l''unico e spesso non è il più importante per il cittadino.
Da un''indagine Iri (Shopper Insight) sul comportamento d''acquisto dei clienti negli ipermercati, è stato infatti rilevato che la forza del corner rispetto alla farmacia sta essenzialmente nella maggior comodità d''acquisto, in particolare quando si va all''ipermercato per fare altre spese. L''82% dei consumatori intervistati conferma che la motivazione principale dell''acquisto nel corner è legata all''essere già presenti nel punto vendita per la spesa quotidiana o regolare (49%) e per la comodità di mettere nel carrello il prodotto desiderato (33%). Solo un 18% afferma che il prezzo vantaggioso è stata la leva che li ha convinti a recarsi ad acquistare nel corner. In aumento, secondo la fotografia aggiornata ai primi di marzo, i punti vendita della grande distribuzione che commercializzano farmaci da banco. Sono 85, soprattutto nel Nord-Est, l''area che è cresciuta maggiormente, arrivando a vantare ben 38 corner. Seguono il Nord-Ovest, con 23 corner, il Centro, con 13 e il Sud che, sebbene annoveri solo 11 corner, ha avuto un significativo incremento, recuperando terreno rispetto a dicembre 2006, quando contava solo 5 corner.
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