Politica e Sanità
30 Novembre 2011Secondo il Comitato scientifico sui rischi emergenti e recentemente identificati (Scientific Committee on Emerging and Newly Identified Health Risks - SCENIHR) "non è infatti provato che l''esposizione a campi elettromagnetici possa provocare rischi per la salute dell''uomo". Lo SCENIHR ha preparato per la Commissione europea un aggiornamento sul parere espresso nel 2001 dal Comitato scientifico "Tossicità, ecotossicità e ambiente" (SCTEE) dell''Unione europea, a proposito degli effetti che l''elettrosmog può avere su uomini, animali e piante. I risultati dello studio saranno diffusi la settimana prossima ma l''agenzia di informazione online Help Consumatori ha anticipato irei che, per quanto riguarda l''uso del cellulare, nelle persone "che fanno un uso massiccio degli apparecchi mobili non c''è un aumento del rischio di tumore al cervello, ma esistono elementi che provano un legame con l''insorgere del neuroma al nervo acustico", un tumore cerebrale benigno. Tuttavia, "i dati a disposizione sono scarsi e le conclusioni che ne derivano sono perciò incerte e provvisorie". Quanto invece all''uso prolungato dei cellulari per non più di 10 anni, il Comitato scientifico indica che questo "non provoca l''aumento del rischio di un tumore al cervello, n� di un neuroma acustico". Il commissario UE alla Salute, Markos Kyprianou, ha così commentato questi risultati: "l''ultimo aggiornamento degli studi scientifici sui campi magnetici non rileva nuove prove dell''esistenza di rischi" dei campi elettromagnetici per la salute dell''uomo. In ogni caso indica anche che è necessario approfondire gli studi in certe aree". E data la capillare diffusione dei campi elettromagnetici, annuncia Kyprianou, "lo studio del loro possibile impatto sulla salute e sull''ambiente è da considerarsi una fra le priorità del Settimo Programma Quadro di ricerca".
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