Politica e Sanità
30 Novembre 2011Liniziativa dellAIFA per limitare la prescrizione nei bambini di decongestionanti nasali conferma limportanza della farmacovigilanza. Anche � e forse soprattutto - quando si tratta di prodotti di facile accesso
L''Agenzia italiana del farmaco (AIFA) sta preparando un provvedimento restrittivo per limitare l''uso dei decongestionanti nasali (gocce o spray) per uso topico nei bambini al di sotto di 12 anni risultati particolarmente esposti agli effetti collaterali. Una conferma del fatto che non esistono farmaci innocui, anche se da banco, e che con laumentare dei consumi, è sempre più importante lattività di farmacovigilanza. Lannuncio è stato dato dalla stessa Agenzia, che dopo aver ricevuto molte segnalazioni di reazioni avverse, ha avviato "una procedura di revisione del profilo beneficio/rischio in età pediatrica" che ha dato "esito sfavorevole".
L''ufficio di farmacovigilanza dell''Agenzia italiana del farmaco ha ricevuto, attraverso la Rete nazionale, alcune segnalazioni di sospette reazioni avverse gravi - riferisce l''Aifa - che si sono verificate a seguito dell''uso topico di decongestionanti nasali ad attività simpaticomimetica in bambini molto piccoli, di età inferiore ad un anno. Partendo da questo segnale di allarme e considerato il largo utilizzo che si fa in Italia di questi farmaci, impiegati tanto negli adulti che nei bambini per alleviare i sintomi conseguenti ad ostruzione nasale, l''Aifa ha ritenuto opportuno avviato una procedura di revisione del profilo beneficio/rischio in età pediatrica. I decongestionanti nasali per uso topico - precisa l''Agenzia - sono rappresentati da una vasta gamma di principi attivi disponibili singolarmente o in associazione. Si tratta di specialità medicinali per la maggior parte dispensabili senza obbligo di ricetta. Questi farmaci hanno varie indicazioni registrate (come rinite, faringite acuta e catarrale, otite catarrale, processi infiammatori nasali e paranasali, rinite allergica, sinusite acuta ecc.) ma sono più spesso prescritti, o auto-somministrati, per alleviare i sintomi del raffreddore tra cui l''ostruzione nasale. Tutte le specialità - precisa l''AIFA - sono controindicate almeno nei primi anni di vita. Nonostante l''elevata incidenza di raffreddore nei bambini, mancano in letteratura studi che dimostrino l''efficacia di questi farmaci e quindi ne supportino l''uso in pediatria per i sintomi da congestione nasale, mentre diversi dati permettono di delineare un profilo di rischio discretamente elevato nei bambini. Queste considerazioni trovano conferma anche a livello internazionale: la FDA statunitense, all''inizio del
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