Politica e Sanità

30 Novembre 2011

---

Le banche non ritengono più affidabili gli importi dovuti dal pubblico ai titolari di farmacia a causa dello stato di insolvenza in cui versano le aziende sanitarie della provincia di Napoli e adesso ai titolari non rimane che proporre in massa azioni giudiziarie per il pagamento di quanto dovuto. La minaccia arriva dal presidente di Federfarma Napoli, Michele Di Iorio, in una lettera inviata al presidente della Campania, Stefano Caldoro, e al ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, in cui vengono sollecitati interventi. «Il commissariamento del comparto sanitario» denuncia Di Iorio «anziché risolvere la pesante condizione economica dei titolari di farmacia ha aggravato ulteriormente il quadro». In questo scenario, è allora la minaccia, «qualora nei prossimi giorni Federfarma Napoli non riceva impegni certi in merito alla volontà/capacità di Regione e Asl di provvedere al saldo di quanto spettante sono costretto a preannunciare la proposizione in massa da parte dei titolari di farmacia delle azioni giudiziarie per il pagamento di quanto a essi dovuto, tra interessi, maggiori danni, rivalutazione e spese legali, così come richiesto agli stessi titolari dal sistema bancario». Quanto poi alla questione dell''impignorabilità, Di Iorio sollecita Brunetta affinché anche dal Governo arrivino risposte concrete.