Politica e Sanità

30 Novembre 2011

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Dopo tre anni di legislatura, i provvedimenti in materia di sanità di un certo rilievo usciti dal Parlamento sono quelli su farmacia dei servizi, cure palliative e terapie del dolore. Mentre il riordino del servizio farmaceutico, la riforma degli ordini delle professioni sanitarie e legge anti-fumo sono alcune delle tematiche attualmente ferme nelle commissioni sanitarie di Camera e Senato che rischiano di non vedere la luce. D’altra parte l’indicazione è precisa: il Parlamento deve concentrare la sua attività sulla legge di stabilità. E così tra i vari provvedimenti che rischiano di saltare c’è il disegno di legge bipartisan sul fumo che avrebbe dovuto inasprire le pene alzando il limite del divieto da 16 a 18 anni, quello sulla delega al Governo per la riforma fiscale e assistenziale. E sempre in Senato è approdato, dopo il via libera della Camera, il disegno di legge sulla sperimentazione clinica che contiene norme sulla riforma degli ordini delle professioni sanitarie, sugli specializzandi, sulla sanità elettronica e sul riordino delle farmacie. Un testo fortemente voluto dallo stesso ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che non a caso oggi si è augurato che possa essere approvato dal Parlamento, seppur con un Governo dimissionario. Fazio ha dettato per altro quello che ha definito una sorta volontà testamentaria: attività imprescindibili dovranno essere la definizione dei nuovi Lea e l’edilizia sanitaria.