Politica e Sanità

23 Dicembre 2011

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Vola l’Otc, tengono i farmaci di autocura e il cosmetico, cresce il parafarmaco. È un bilancio eterogeneo quello del mercato commerciale della farmacia nei primi sei mesi del 2011. Perché mette assieme segmenti in buona salute e altri che invece arrancano, comparti che illudono per la stagionalità e classi che invece si confermano una sicurezza. A brillare di luce più intensa sono senz’altro gli Otc: farmaci senza obbligo di prescrizione, presidi e notificati (secondo le tradizionali ripartizioni Ims, fonte dei dati) totalizzano nel primo semestre poco meno di 2,3 miliardi di euro, con erboristici e omeopatici nelle posizioni di testa per trend di crescita (+9,8 e +7,7% rispetto allo stesso periodo del 2010). Bene, come si diceva, anche il parafarmaco: nella prima metà di quest’anno il loro mercato sale del 3,9% assestandosi a poco più di un miliardo di euro, mentre sui dodici mesi terminanti a giugno (anno mobile 2010-2011) l’incremento è del 3,8%, a dimostrazione di una stabilità di crescita che fa ben sperare. Nel segmento, in particolare, si riconferma l’effetto trainante della strumentazione medico-diagnostica e dei “kit test” (+6,7% nell’anno mobile, per una quota di mercato rispetto alla categoria di appartenenza di quasi il 47%), seguiti da incontinenza (+4,7%)e aghi e siringhe (+3,9%). Dove invece il mercato della farmacia fatica a crescere o addirittura stenta è sul cosmetico e sui dietetici. Per ciò che concerne igiene e bellezza, la crescita a valori nell’anno mobile è dell’1,8%, con il segmento del cosmetico femminile a trainare (+3%) e quello dell’igiene personale a frenare (-1,1%). Stessa eterogeneità nei dietetici: il comparto nel suo insieme resta praticamente al palo (+0,4% nei dodici mesi terminanti a giugno), con i prodotti per l’infanzia in caduta libera (-5%) e gli alimenti speciali a compensare (+4,4%).