Politica e Sanità

20 Febbraio 2012

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Neutralizzare le liberalizzazioni. È questo secondo il Movimento nazionale liberi farmacisti l’obiettivo del lavorio che si sta consumando in Parlamento sul testo del Decreto Cresci Italia. Con l’apertura di vari fronti: da un lato, è la denuncia, quello di alcune associazioni sindacali dei medici che stanno portando avanti una protesta che prevede di inserire in maniera automatica la dicitura non sostituibile su tutte le ricette. Un comportamento che «oltre ad arrecare un danno economico ai cittadini, li costringe a inutili pellegrinaggi di farmacia in farmacia per trovare esattamente la marca prescritta». Dall’altro quello dei titolari di farmacia che, se si stanno aprendo alla possibilità di aumentare il numero di farmacie, stanno ponendo «limiti alla libertà d’impresa» con il risultato che si  continua «a mantenere la pianificazione numerica dell’offerta». Come se non bastasse c’è in atto il tentativo di «eliminare l’obbligo della presenza del farmacista nelle parafarmacie». Da qui la richiesta del Mnlf: «Chiediamo alle associazione dei consumatori e alla pubblica opinione di mobilitarsi» e al Governo «di rilanciare facendo propri gli emendamenti che liberalizzano i farmaci di fascia C, rigettando al mittente tutti quegli emendamenti che si propongono di limitare il numero delle farmacie e azzerare le riforme approvate negli ultimi anni».