Politica e Sanità

16 Marzo 2012

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Secondo la ricerca Censis, i cittadini italiani chiedono ticket legati al livello del reddito, più efficienza delle strutture, servizi e del personale in campo sanitario e, aggiunge Massimo Scaccabarozzi presidente di Farmindustria «sembra emergere una maturità sociale». Secondo Scaccabarozzi «sembrano proprio i cittadini i protagonisti più maturi; un popolo straordinario gli italiani, capace di grande senso di responsabilità» e il fatto che ammonti a 30,6 miliardi di euro la spesa di tasca propria dei cittadini per la salute «mette in chiaro che ci sono spazi per modifiche al sistema: la spesa dei cittadini va portata nella compartecipazione». Oggi, ha osservato il presidente di Farmindustria, «abbiamo un sistema universalistico basato su dati anagrafici diversi da quelli attuali dove abbiamo 3,5 milioni di cittadini over 80. Per evitare di far crescere la spesa sanitaria oltre il 10% del Pil, livello che non sarebbe sostenibile, occorre razionalizzare la spesa. E sono d''accordo col ministro Balduzzi quando dice che l''Italia non spende troppo, probabilmente spende male». C’è invece preoccupazione sulla diffusione della cultura del low cost sanitario: «Noi in questo settore rappresentiamo la qualità» sottolinea «mentre su internet si trovano fantomatiche ricette e falsi farmaci, spesso a costi superiori del costo dello stesso prodotto farmaceutico. Davanti a questo segnale preoccupante di sfiducia meglio offrire un sistema sanitario adeguato e che eviti sprechi. Basti pensare che evitando un giorno di ricovero superfluo, si potrebbe dare assistenza farmaceutica per un anno a cinque cittadini. Il rapporto 2010 del ministero della Salute già indica una tendenza al calo di ricoveri, ma occorre sempre più puntare sul tema dell''appropriatezza».