Politica e Sanità
30 Aprile 2012Alla fine la montagna ha partorito il topolino» così Giuseppe Scioscia, presidente del Forum nazionale delle parafarmacie, commenta a Farmacista33 il delisting appena ufficializzato da ministero e Aifa. «Non siamo per nulla contenti» dichiara Scioscia «anche perché dal decreto appena pubblicato non otteniamo nulla e ci chiediamo quali novità siano state introdotte, dal momento che una serie di medicinali ora attribuiti alle parafarmacie già c’erano in precedenza: come l’aciclovir o gli antimicotici. Di fatto con le riforme di questo Governo» continua il presidente del Forum «dobbiamo uniformarci agli standard qualitativi delle farmacie senza averne le stesse possibilità». In più le speranze che qualcosa possa cambiare sono ormai ridotte al lumicino «noi lo auspicheremmo» dichiara Scioscia «ma dubito che questo Governo possa metter mano a una riforma che porta all’apertura di nuove farmacie senza dare la fascia C alle parafarmacie e condannandole in molti casi alla chiusura».
Anche dalla Coop bocciatura senza appello: «I farmaci vendibili - afferma - saranno al netto solo 136: a conti fatti appena il 6% delle vendite della fascia C. Abbiamo a che fare con un decreto anti-liberalizzazione che mantiene lo status quo appannaggio delle farmacie ed è persino peggiorativo rispetto alla situazione precedente. Per i consumatori nessuna boccata d’ossigeno e nessuna diminuzione di prezzo dei farmaci per non aver messo in campo i veri canali alternativi che sarebbero stati la distribuzione moderna e le parafarmacie. Così facendo si è gettata alle ortiche una liberalizzazione che solo nel settore farmaci, così come era nella primaria intenzione del Governo, avrebbe potuto generare una diminuzione dei prezzi per un valore pari a 250 milioni complessivi a beneficio dei consumatori»
Rimostranze anche sul Regolamento Attuativo che ridefinisce i requisiti strutturali dei corner alla stessa stregua di una farmacia con inevitabile aumento dei costi di investimento e gestionali.«Ovvero sintetizzando» – continua il comunicato Coop - «siamo uguali alla farmacia per ciò che attiene la struttura dell’esercizio, lavorano da noi farmacisti laureati e abilitati alla professione, ma non possiamo fornire lo stesso servizio e siamo confinati a somministrare farmaci da banco, farmaci veterinari e ora una esigua gamma di farmaci di fascia C. (M.M.)
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
28/12/2019
Per contrastare la compravendita illegale di farmaci per uso veterinario il Ministero sta studiando un logo, un bollino di qualità sulla falsa riga di quanto fatto per le farmaciePer...
27/12/2019
La Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severoLa Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per...
27/12/2019
Solo il 2% delle farmaciste donne possiede una farmacia nonostante rappresentino il 62% della forza lavoro, è quanto emerge dal sondaggio "Survey of registered pharmacy professionals 2019" del...
A cura di Lara Figini
27/12/2019
Acquistare i farmaci su internet attraverso siti non autorizzati è un fenomeno in continua crescita e l'unica arma per contrastarlo resta l'educazione sanitaria e l'orientamento dei cittadini...
©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)