Politica e Sanità
09 Maggio 2012Per “rattoppare” l’articolo 11 del decreto liberalizzazioni il Governo non ricorrerà a un emendamento da infilare nel ddl per la riforma del lavoro, ma a un disegno di legge a se stante. Che è approdato ieri mattina nella seduta preparatoria del prossimo consiglio dei ministri e dovrebbe essere esaminato formalmente dall’esecutivo già per la fine di questa settimana, giovedì o venerdì.
Nel testo dovrebbero trovare posto tutti gli interventi che il ministro della Salute, Renato Balduzzi, aveva anticipato a Federfarma nell’incontro di un mese fa: il rinvio al 2015 dell’applicazione del comma 17 (direzione della farmacia in età pensionabile), l’esclusione dallo stesso comma dei titolari di rurale sussidiata, l’armonizzazione del concetto di “zona” (enunciato alla lettera c del comma 1) con le norme preesistenti attraverso un’organica integrazione delle disposizioni e infine il “liberi tutti” per le farmacie già aperte, che potranno spostarsi sull’intero territorio comunale, fatta salva la distanza minima dei 200 metri e previa autorizzazione del sindaco (cui spetterà valutare gli effetti sulla copertura del servizio, sentiti Asl e Ordine).
Ma ad ascoltare le anticipazioni di ieri, nel ddl dovrebbe trovare spazio anche un provvedimento nuovo di zecca, un paragrafetto volto a eliminare il tetto dei 40 anni per il concorso in associazione. Come si ricorderà, la soglia venne introdotta in commissione Industria durante i rimaneggiamenti al decreto liberalizzazioni. Se il Governo si prepara a ripristinare la formula originaria è perché c’è il forte timore che il tetto non possa resistere a eventuali impugnazioni davanti al Tar. E lo stesso vale per il provvedimento sulle “zone”, diretto a confermare definitivamente (al di là di ogni legittimo dubbio, come si suol dire) l’eliminazione della pianta organica nel suo significato più canonico.
Ora non resta che seguire gli eventi ma in Federfarma qualche apprensione già c’è. Nel sindacato, infatti, sono parecchi quelli che per il rattoppo del comma 17 avrebbero preferito si seguisse la strada dell’emendamento alla riforma del lavoro, magari con un intervento in aula all’ultimo minuto: nessuna discussione, niente assalti alla diligenza, norma approvata e in vigore in tempi rapidi. Con il ddl, invece, c’è il rischio che lobby contrapposte e partiti rimettano in moto il carrozzone già visto con la conversione in legge del decreto liberalizzazioni, con la possibile riapertura di questioni già archiviate: dal concorso per soli titoli alla distanza minima, fino alla fascia C ovviamente.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
28/12/2019
Per contrastare la compravendita illegale di farmaci per uso veterinario il Ministero sta studiando un logo, un bollino di qualità sulla falsa riga di quanto fatto per le farmaciePer...
27/12/2019
La Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severoLa Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per...
27/12/2019
Solo il 2% delle farmaciste donne possiede una farmacia nonostante rappresentino il 62% della forza lavoro, è quanto emerge dal sondaggio "Survey of registered pharmacy professionals 2019" del...
A cura di Lara Figini
27/12/2019
Acquistare i farmaci su internet attraverso siti non autorizzati è un fenomeno in continua crescita e l'unica arma per contrastarlo resta l'educazione sanitaria e l'orientamento dei cittadini...
©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)