Politica e Sanità

07 Giugno 2012

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Sulla riforma della remunerazione Federfarma deve aprire un tavolo di confronto dove condividere con la filiera progetti e valutazioni. È la richiesta che arriva da Federfarma Servizi, la sigla di rappresentanza delle cooperative dei farmacisti: prima di avviare una trattativa con governo e regioni, avverte il direttivo dell’associazione riunito l’altro ieri in consiglio, sarebbe opportuno che il sindacato titolari esponesse agli altri attori i modelli sui quali si sta attualmente lavorando e gli effetti che comporterebbero sulla filiera in caso di applicazione.
Oltre a occuparsi di riforma della remunerazione, il consiglio direttivo di Federfarma Servizi si è anche soffermato sulla recentissima operazione che ha visto Unifarm acquisire il ramo distribuzione della Cosafaca. «Negli ultimi cinque anni è il sesto caso di aggregazione nel settore delle cooperative dei titolari» dichiara a Farmacista33 Giancarlo Esperti, direttore generale di Federfarma Servizi «è un’operazione che rafforza il nostro comparto e conferma la volontà delle nostre aziende intermedie di fare sistema per continuare a restare al fianco delle farmacie». «Le difficoltà che ultimamente si avvertono nel panorama delle aziende intermedie controllate dalle farmacie» aggiunge Duilio Sgorbani, amministratore delegato di Unifarm «impongono un ripensamento. Sono convinto che sia indispensabile recuperare il ruolo di quelle strutture di secondo livello come Federfarma Servizi e Federfarma.co la cui funzione è proprio quella di aggregare e sviluppare massa critica».