Politica e Sanità

26 Giugno 2012

---

«Questi nuovi dati dimostrano ancora una volta la bontà e l''efficacia delle rigorose politiche di contenimento e razionalizzazione della spesa sanitaria in atto da tempo in Lombardia, che la qualificano come la Regione più virtuosa in Italia anche in questo ambito». È questo il commento del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, ai dati presentati da Federfarma sulla spesa farmaceutica in Italia. Dai numeri presentati dall’associazione la spesa farmaceutica netta in Lombardia è scesa da 1.613 miliardi di euro a 1.519, con un conseguente risparmio per le casse della sanità pubblica regionale di 96 milioni di euro, pari a un calo del 5,8%.  «Agendo su una sempre maggiore appropriatezza da un lato e investendo continuamente su tecnologia e sviluppi del sistema dall''altro» sottolinea Formigoni, «stiamo innalzando continuamente il livello dei servizi offerti ai cittadini a costi decrescenti. Nel caso specifico della spesa farmaceutica» aggiunge «questo è stato possibile anche grazie all''impegno dei farmacisti. Con loro è attivo un rapporto di collaborazione su numerose progettualità comuni, che mirano a potenziare sempre di più il ruolo della farmacia e dei servizi che è in grado di offrire al cittadino».
Intanto la Regione resta nell’occhio del ciclone dopo gli ultimi sviluppi sull’inchiesta della Tangentopoli nella sanità, che fa tremare la poltrona del governatore.  «Il mio assessorato e i miei operatori sono incontaminati. Lo dico con estrema sicurezza» ha dichiarato Luciano Bresciani, assessore lombardo alla Sanità. Dal canto suo anche il direttore generale della sanità lombarda Carlo Lucchina, è intenzionato a rimanere al suo posto. Il manager, che, dopo un avviso di garanzia per turbativa d’asta in un’inchiesta su presunte gare d’appalto truccate, è stato iscritto nel registro degli indagati per corruzione nell’”affaire” Daccò, sottolinea come «i contratti si onorino fino in fondo» (e il suo con Regione Lombardia scade nel dicembre 2012 ndr).