Politica e Sanità

26 Luglio 2012

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Sono pronte le denunce a carico dei farmacisti in caso di mancata comunicazione all''utente o se non saranno aperte le farmacie di turno. Lo annuncia il Codacons in merito alla serrata delle farmacie prevista per oggi per protestare contro i tagli del decreto sulla Spending review, sottolineando come in questo caso «i sacrifici li fanno solo i malati».
«Scatteranno immediatamente le denunce» afferma l''associazione in una nota «in caso di violazione dell''accordo nazionale del 26 gennaio 2004 e delle deliberazioni che regolamentano l''esercizio del diritto di sciopero nel settore della distribuzione farmaceutica». In particolare, l''associazione di consumatori ricorda che «vanno garantite le attività di dispensazione di alcuni farmaci indispensabili e che va assicurata, quindi, l''apertura ed il normale funzionamento delle farmacie di turno, come avviene nei giorni festivi. Inoltre lo sciopero non può superare la durata di 8 ore per ciascun turno di lavoro e ogni farmacia aderente allo sciopero doveva obbligatoriamente, almeno 5 giorni prima dell''inizio dell''astensione dal lavoro, provvedere a dare adeguata comunicazione agli utenti». In merito poi alle ragioni della protesta, il Codacons evidenzia come «in questi anni i sacrifici siano stati fatti solo dai malati» e come  «non esistono farmacisti poveri che non si possano permettere questo piccolo contributo. Tutto questo senza contare che sono già stati graziati dal dl sulle liberalizzazioni, un decreto che ha impedito ai malati di poter risparmiare soldi acquistando i farmaci di fascia C nei supermercati».