Politica e Sanità
26 Luglio 2012Mentre la farmaceutica è presa di mira dalla spending review e continua la situazione di sofferenza delle farmacie napoletane, alle prese con ritardi nei pagamenti che arriva anche di undici mensilità, da Napoli arriva la proposta di un sistema di valutazione da applicare a ospedali e manager che potrebbe sbloccare quel programma europeo, circa 560 milioni di euro complessivi, di cui il 60-80% a fondo perduto, dedicati alla riqualificazione della sanità. Il sistema è stato sviluppato dall''europarlamentare Ppe Enzo Rivellini assieme a un gruppo di esperti nel campo della medicina e del management sanitario e si basa su una serie di questionari che a settembre verranno inviati a tutti i direttori generali degli ospedali campani: settantasette quesiti su organico e attrezzature, pronto soccorso, rianimazioni, terapie intensiva e blocchi operatori, ma anche su degenza, igiene, formazione professionale e controlli in venti strutture estratte a sorte. In base al punteggio finale verranno assegnate da una a sei stelline e da lì verrà poi calcolato il differenziale sanitario, sulla base del riferimento all''ospedale di Hindenburg in Germania considerato dagli esperti la miglior struttura d''Europa. Nelle intenzioni di chi l’ha progettato il sistema potrebbe permettere una migliore allocazione della spesa ospedaliera, additata, soprattutto in questi periodi di tagli, come l’area con un minor monitoraggio. E chissà se la misura potrebbe dare un po’ di respiro a chi deve ricevere, come le farmacie di Napoli, i rimborsi dalla pubblica amministrazione. E a questo proposito, continua lo sciopero della fame di Vincenzo Santagada, presidente ordine medici provinciale, e Michele Di Iorio, presidente Federfarma locale, che ora ha messo sul piatto anche un altro timore: la possibilità che capitale cinese possa entrare nelle farmacie sull’orlo del fallimento, «un’eventualità che mi è stata riferita da un collega nel corso dell’assemblea: mi inquieta come mi inquieta l’infiltrazione della camorra nelle attività commerciali. Al momento, però, non ho avuto modo di indagare ulteriormente. Lo farò non appena l’emergenza di queste ore verrà superata».
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