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Politica e Sanità

18 Ottobre 2012

Decreto Balduzzi, oggi la fiducia dalla Camera


Saltano l’età pensionabile a 70 anni per i dirigenti Ssn e il prepensionamento per chi avesse raggiunto i requisiti al 31 dicembre 2014 e in tema di cure primarie, ruolo unico, formazione del Mmg e utilizzo del personale dipendente nelle strutture territoriali devono avvenire senza costi aggiuntivi per la finanza pubblica. Sono queste alcune delle modifiche richieste dalla commissione Bilancio e introdotte - recependo tutti i rilievi avanzati - dalla commissione Affari sociali al decreto Balduzzi, che oggi verrà votato in Aula con la fiducia. Per quanto riguarda il capitolo cure primarie, il personale dipendente potrà essere utilizzato per le strutture funzionali o le unità complesse «senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica» e «sulla base della convenzione nazionale». Per i medici di medicina generale è sì istituito il ruolo unico, ma «fermi restando i livelli retributivi specifici delle diverse figure professionali». Quanto alla formazione da prevedere nel Patto per la salute non sarà possibile alcuna spesa aggiuntiva rispetto a oggi. Stop anche ad alcune norme in tema di intramoenia: senza ulteriori costi anche «i moduli organizzativi e tecnologici che consentano il controllo dei volumi delle prestazioni libero-professionali».  Ma soprattutto salta la norma trasparenza che prevedeva nella fattura il dettaglio delle cifre effettivamente corrisposte al medico. Novità anche sulla deroga al turn over nelle Regioni con piani di rientro - che passa dal 20% al 15%, solo rispetto a necessità di erogazione dell''assistenza e comunque con autorizzazione di Economia, Salute, Affari regionali - e sulla copertura assicurativa obbligatoria per la responsabilità civile delle strutture sanitarie pubbliche e private, che viene cassata insieme al «diritto di azione diretta per il risarcimento del danno nei confronti dell''assicuratore». Bocciata anche la norma che permetteva di richiedere l’accesso al trattamento pensionistico per i dipendenti del Servizio sanitario nazionale che avessero maturato i requisiti al 31 dicembre 2014 con il riconoscimento di un periodo aggiuntivo fino a 30 mesi. Sparisce anche il fondo per le ludopatie, mentre rimane il loro inserimento nei Lea.

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