Politica e Sanità

11 Dicembre 2012

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Basta con la «concorrenza sleale», basta «ai farmaci distribuiti gratuitamente dai medici di famiglia o venduti a prezzo ridotto in ospedale». È categorico l’«atto di intimidazione e diffida» che Federfarma Savona ha inviato attraverso i propri legali alle Asl di tutta la Liguria e ai Mmg savonesi.
«Nello specifico ambito territoriale di questa Asl» si legge nella lettera «si nota una progressione dell’assistenza farmaceutica diretta che non ha giustificazioni, né per le modalità in cui si realizza, né per gli scopi che essa potrebbe addurre di perseguire». Secondo l''associazione dei titolari «la distribuzione diretta ai pazienti dovrebbe riguardare eccezioni normativamente stabilite, mentre i titolari di farmacia assistono quotidianamente al deliberato disattendimento, diretto a gonfiare la distribuzione diretta, di quanto previsto dalla legge». Inoltre, aggiunge la lettera «non sfugge che questa Asl adotta una politica aziendale realizzata con “suggerimenti” informali ai medici di Medicina generale, con una malintesa sudditanza dei medici prescrittori rispetto alla Asl, soggetto deputato a controllarli». Con la conseguenza, continua il messaggio «che l’equilibrio economico delle farmacie operanti nel territorio è messo a dura prova». I farmacisti savonesi fanno sapere poi di esser pronti «a reagire con le armi a loro disposizione per il rispetto della legge e la tutela del loro ruolo e della loro posizione imprenditoriale, obiettivi che, per quanto si è detto, coincidono». In chiusura, Federfarma invita «l''Ordine dei medici a richiamare i propri iscritti al rispetto della legge e dei loro doveri professionali senza subalternità alla Asl». Altrimenti, concludono gli avvocati, «i titolari di farmacia saranno costretti anche a segnalare i singoli comportamenti scorretti, si tratti soltanto di scorrettezza deontologica o, come talora accade, anche di rilievo penale».