Politica e Sanità

19 Febbraio 2013

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Dopo Roberto Maroni Federfarma Lombardia ha incontrato un altro candidato alla presidenza della Regione, Gabriele Albertini, candidato per la lista Monti. L’occasione per verificare gli impegni per la sanità dell’esponente centrista, ma anche per ritornare su una frattura mai sanata, quella relativa alla passata privatizzazione delle farmacie comunali.  Due le priorità per Albertini: adeguata remunerazione e servizi in farmacia. «La professionalità e il ruolo di consulenza del farmacista va riconosciuto ed adeguatamente compensato» ha sottolineato Albertini, per il quale «la Regione può fare molto in questo senso. Anche sui servizi sanitari in farmacia, praticamente fermi al servizio di prenotazione di prestazioni ambulatoriali, la Regione può procedere per ampliare le opportunità». Quanto alle polemiche del passato il presidente di Federfarma Annarosa Racca ha chiesto all’ex sindaco di Milano se si fosse «pentito della decisione di privatizzare le comunali» in particolare in considerazione della assenza di «concertazione che allora mancò del tutto». Albertini ha risposto che allora la decisione del Comune di Milano fu presa «solo per motivi economici». Per i farmacisti, conclude «la funzione sanitaria della farmacia dovrebbe essere considerata sempre il primo vincolo in ogni decisione riguardante il settore. Non si devono dimenticare gli aspetti di servizio, quali la presenza 24 ore su 24, un professionista preparato, l’azione di filtro nei confronti dell’accesso alle altre strutture sanitarie e l’attenzione al corretto utilizzo del farmaco».