Politica e Sanità

25 Febbraio 2013

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Collaborazione con segnalazioni di circostanze anomale o sospette e impegno a rispondere tempestivamente alle chiamate al 113. È questa la strategia con cui la questura di Firenze ha proposto, nel corso di un incontro svoltosi nei giorni scorsi, a farmacisti, ma anche ai commercianti, che svolgono la loro attività di alcune vie della città particolarmente colpite dalla criminalità, per migliorare le condizioni della sicurezza e superare l''allarme rapine nei negozi, nelle gioiellerie e nelle farmacie del capoluogo toscano. «Il questore Francesco Zonno» spiega Alessandro Rouf, direttore di Federfarma Firenze «ha confermato la disponibilità a rispondere tempestivamente alle chiamate al 113. E ha chiesto la nostra collaborazione per segnalare se vengono notate cose strane per intervenire prima che vengano commessi i crimini». Crimini abbastanza frequenti: «Sono avvenuti diversi furti, alcuni anche di notte con scasso» conferma Rouf.  Il questore ed esponenti delle associazioni di categoria hanno concordato di rinforzare il rapporto di collaborazione già esistente, incrementando e istituzionalizzando, mediante la creazione anche di canali di comunicazione dedicati, i flussi informativi verso gli Uffici della Questura. «In questo modo» ha dichiarato il questore Zonno sulla stampa locale «potranno essere ottenuti interventi tempestivi ed utili alle indagini e, soprattutto, potranno essere realizzate attività di prevenzione proficue. L''invito che rivolgo a commercianti, guide turistiche, orafi, farmacisti è quello di comunicare alla polizia, senza remora o riserva alcuna, qualsivoglia fatto o circostanza ritenuta anomala, dubbia o, comunque, sospetta. Ogni informazione può rivelarsi, anzi è utile a creare sicurezza». Tra due mesi il primo bilancio di questa nuova collaborazione. (S.Z.)