Politica e Sanità

08 Marzo 2013

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Dopo la messa in mora della Asl di Vercelli, per il mancato pagamento ai titolari di farmacie dei rimborsi per medicinali a ricetta rossa relativi al mese di gennaio, scattano le vie legali e la possibilità di bloccare la distribuzione dei farmaci convenzionati. È questa la seconda iniziativa dei titolari, dopo l’avvertimento lanciato una settimana fa: con una nota, Federfarma Piemonte avverte che «la decisione di ritardare i pagamenti è una decisione dell''Asl di Vercelli, sui cui vertici ricadranno le responsabilità, le spese legali e gli interessi connessi al recupero del credito che verrà immediatamente avviato dalle farmacie vercellesi». Federfarma, inoltre, chiarisce che «non risulta affatto che la Regione abbia dato disposizione di raddoppiare i tempi dei pagamenti alle farmacie, disposizione che sarebbe comunque contro legge; perciò la decisione dell''Asl di Vercelli di posticipare i pagamenti è in contrasto sia con le norme dello Stato, sia con la volontà dell''Europa di far rispettare i tempi di pagamento previsti nel contratto». Anche Federfarma Vercelli Biella contesta quanto sostenuto dalla Asl in una lettera di Federico Gallo direttore generale dell''Azienda sanitaria, inviata alla stampa locale per spiegare come si sono svolti fatti e comunicazioni tra le parti: «L''ultima versione di Gallo non è l''esatta ricostruzione dei fatti» commenta Renzo Friolotto presidente provinciale dei titolari «non abbiamo mai voluto scatenare allarmismi, ma è evidente che ci sia una mancanza di dialogo, se si va avanti a note e comunicati stampa»