Politica e Sanità
22 Marzo 2013Ci sono anche le misure per l’accelerazione del pagamento dei debiti della pubblica amministrazione verso i propri fornitori, un problema che riguarda molto da vicino anche le farmacie, tra quelle varate dal Consiglio dei ministri svoltosi ieri. Il Presidente del Consiglio, come spiega la nota del Governo, ha tracciato il quadro della lunga e complessa azione svolta dal Governo in sede di Consiglio europeo e in dialogo con la Commissione europea a partire dal novembre 2011, data del suo insediamento. Da allora il Governo ha individuato i ritardi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione come una pratica inaccettabile che, nei pagamenti di beni e servizi acquisiti dalle amministrazioni pubbliche, ha portato nel corso degli anni all''accumularsi di uno stock di ritardati pagamenti che ha acquisito dimensioni considerevoli. Le misure che il Governo intende adottare sono finalizzate all''immissione di liquidità nel sistema economico e interesseranno le Amministrazioni centrali, gli Enti del Servizio Sanitario Nazionale. Gli importi previsti corrispondono a circa 20 miliardi nella seconda parte del 2013 e ulteriori 20 miliardi nel corso del 2014.
Le misure per l''accelerazione riguarderanno, in particolare:
- deroga alle spese 2013 per i cofinanziamenti nazionali dei fondi strutturali comunitari.
- I debiti degli Enti territoriali (Regioni ed Enti locali) attraverso: (1) un allentamento dei vincoli del patto di stabilità interno per consentire l''utilizzo degli avanzi di amministrazione disponibili; (2) l''esclusione del Patto di stabilità delle Regioni dei pagamenti effettuati in favore degli Enti locali sui residui passivi a cui corrispondono residui attivi di Comuni e province; (3) l''istituzione di fondi rotativi per assicurare la liquidità agli Enti territoriali (Regioni ed Enti Locali), con obbligo di restituzione in un arco temporale certo e sostenibile.
- I debiti del comparto sanitario, attraverso la concessione di anticipazioni di cassa, per il pagamento dei debiti relativi a operazioni già conteggiate negli esercizi finanziari precedenti ai fini del calcolo dell''indebitamento netto, che verranno successivamente restituite secondo un piano di rientro finanziariamente sostenibile;
- I rimborsi fiscali pregressi a carico dello Stato, attraverso l''utilizzo delle giacenze di tesoreria.
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