Politica e Sanità
28 Marzo 2013Due servizi di supporto all’uso dei medicinali, lanciati in fase pilota lo scorso anno, saranno ora estesi anche a farmacie indipendenti, piccole catene e supermarket, in aggiunta alle 4 principali catene che già partecipano al progetto. Si tratta dei Community pharmacy future (Cpf) pilots, nati per aiutare i pazienti con patologia polmonare cronico-ostruttiva e gli anziani in politerapia farmacologica. «Il progetto Cpf è disegnato per dimostrare il ruolo più ampio che la farmacia sul territorio può avere nell’offerta di nuovi servizi» ha detto Tricia Kennerley, healthcare public affairs director di Alliance Boots. Da parte sua il Pharmaceutical services negotiating committee supporterà l’ampliamento del progetto finanziando la formazione delle farmacie. Il progetto è co-finanziato da Boots Uk, The Co-operative pharmacy, Lloydspharmacy e Rowlands pharmacy. Terminati i prossimi 6 mesi di test allargato, Ims Health effettuerà una completa valutazione economica del servizio. Contemporaneamente è in partenza un’altra iniziativa, sostenuta dal Commissioning board del servizio sanitario britannico (Nhscb), per aiutare le persone a utilizzare internet per la propria salute. Il piano si appoggerà a 50 centri online che diventeranno hub di salute, cioè nuclei di istruzione e supporto per almeno 100.000 persone che dovranno iniziare a usare internet per gestire la loro salute, per esempio accedendo a siti web come Nhs Choices o ordinando online le terapie croniche. Il Nhscb intende creare una rete di progetti digitali localizzati in luoghi di salute come le farmacie del territorio, gli ambulatori dei Mmg e gli ospedali. «In tempi moderni la salute non serve tanto trovare il medico che ne sa di più» ha detto Steve Field, deputy national medical director del Nhscb «è piuttosto l’individuo che prende decisioni informate, mentre il medico che lo aiuta a ottenere le cure di cui ha bisogno. L’accesso alle informazioni sanitarie, e aiutare le persone a comprendere che cosa queste significano utilizzando internet, non è la soluzione globale ma è un passo molto importante nella direzione giusta».
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