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Politica e Sanità

16 Maggio 2013

Laurea in farmacia: in Francia si cambia


La Francia ha portato a termine la riorganizzazione del corso di laurea in Farmacia: professionalizzazione precoce e migliore corrispondenza con la pratica professionale gli obiettivi principali. Il nuovo piano di studi è stato ufficializzato con la pubblicazione sul Journal officiel del 26 aprile scorso. Il testo entrerà in vigore dopo l’estate 2013 per i corsi del quarto anno, a settembre 2014 sarà a regime il quinto anno di studi e nel 2015 il sesto anno.  La riforma, che segue quella che ha riguardato i primi 3 anni di corso, è stata accolta favorevolmente da farmacisti e membri dell’Associazione nazionale degli studenti di farmacia francesi (Anepf) coinvolti attivamente nella stesura. L’Anepf si è detta soddisfatta di una laurea «che permetterà ai futuri farmacisti di uscire dalla facoltà con una preparazione più adeguata alle aspettative della società e dei pazienti», in linea con l’evoluzione della professione prevista dalla nuova convenzione farmaceutica. In pratica ci sarà una riduzione delle discipline di base, come fisica e chimica, a favore dell’introduzione precoce d’insegnamenti più specialistici. «Gli studenti saranno sensibilizzati al tema della comunicazione già al secondo anno» ha spiegato Dominique Porquet, presidente della conferenza dei farmacisti «comunicazione con gli altri professionisti sanitari per partecipare alle reti di cura, e comunicazione con i pazienti per preparare colloqui sui farmaci. È previsto anche un corso di Educazione terapeutica del paziente». Un cambiamento necessario e sul quale si sta già lavorando anche in Italia, come riferito a Farmacista33 da Ettore Novellino, presidente della conferenza dei presidi delle facoltà di farmacia. Meno chimica, più terapia e assistenza al paziente, formazione farmaceutica integrata alla conoscenza dei dispositivi medici e della telemedicina per l’assistenza domiciliare dei pazienti cronici, sono temi già condivisi. Sarà «necessario» aggiunge Novellino «il riconoscimento del ruolo del laureato in farmacia da parte del Ssn, anche alla luce degli sviluppi professionali che rendono la farmacia sempre più presidio territoriale».

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A cura di Redazione Farmacista33

 
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