Politica e Sanità
20 Settembre 2013Parlano di "legge disastrosa" e ieri hanno fatto sentire la loro voce anche in Parlamento: i ricercatori italiani, sulla barricata a causa di un provvedimento che vieta le sperimentazioni sugli animali, sono stati ascoltati dalle Commissioni Sanità e Politiche Ue del Senato dove hanno riferito che negli ultimi 10 anni gli animali coinvolti sono scesi del 30% e che grazie anche alle ricerche la mortalità per tumore è crollata. Tra i risultati, la decisione di avviare un confronto con la Commissione europea e con i ministri incaricati di elaborare il decreto legislativo che verrà emanato sulla base dei criteri di delega approvati dal Parlamento. Criteri però, è stato chiarito ieri, non conformi alla direttiva comunitaria, che prevale su quella nazionale, dunque da rivedere.
«Proibire gli xenotrapianti vieterebbe tutta quella ricerca oncologica che consiste nel prelevare tumori dai pazienti e trapiantarli sui topi per poi analizzarne l''evoluzione», ha sottolineato nell''incontro coi senatori Giuliano Grignaschi, dell''Istituto ricerche farmacologiche Mario Negri. «Un incontro importante», per il presidente della Commissione per le Politiche Ue, Vannino Chiti, «perché ha consentito di ascoltare la voce dei ricercatori, cosa che non era stata possibile prima, per motivi di tempo e perché gli stessi hanno sottovalutato quel momento». Voce che si è fatta sentire chiaramente contro una legge che «si ripercuoterebbe in una triplice perdita: di malati che dovrebbero curarsi altrove, di sviluppo scientifico e di ricercatori, incentivati a fuggire all''estero», ha detto Angelo Lombardo, di Telethon. «È importante che il tema non venga isolato in una battaglia fondamentalista» dichiara Emilia De Biasi, presidente Commissione Igiene e Sanità. «Laddove ci sono alternative al loro utilizzo, è obbligatorio adottarle», aggiunge Grignaschi, «negli ultimi 10 anni gli animali coinvolti sono scesi del 30%, in particolare i conigli di circa il 70%». «Nei paesi anglosassoni di queste cose si discuteva 20 anni fa e la norma europea è frutto di quei dibattiti» dichiara Marco Foiani, dell''Ifom, istituto ricerca molecolare oncologica. Ed è proprio il testo europeo che chiedono venga adottato. «Avendo già una legge approvata anche dagli animalisti, non si capisce perché dobbiamo inventarci un provvedimento che blocca 4000 ricerche in corso», si chiede il direttore scientifico dell''Airc Maria Ines Colmaghi, che ricorda: «La mortalità per tumori era quasi al 100% mentre oggi salviamo il 50% dei pazienti»
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
28/12/2019
Per contrastare la compravendita illegale di farmaci per uso veterinario il Ministero sta studiando un logo, un bollino di qualità sulla falsa riga di quanto fatto per le farmaciePer...
27/12/2019
La Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severoLa Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per...
27/12/2019
Solo il 2% delle farmaciste donne possiede una farmacia nonostante rappresentino il 62% della forza lavoro, è quanto emerge dal sondaggio "Survey of registered pharmacy professionals 2019" del...
A cura di Lara Figini
27/12/2019
Acquistare i farmaci su internet attraverso siti non autorizzati è un fenomeno in continua crescita e l'unica arma per contrastarlo resta l'educazione sanitaria e l'orientamento dei cittadini...
©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)