Politica e Sanità
04 Novembre 2013Un farmacista che non sia solo dispensatore del farmaco, ma anche capace di integrarsi con il servizio sanitario e sempre più attento al paziente, punto focale della sua pratica professionale. È questo il profilo di competenze del farmacista clinico, delineato da Paola Minghetti, docente dell’Università di Milano e direttrice del Master internazionale in Clinical Pharmacy, promosso dall’Università di Cagliari insieme all’Università di Milano e di Granada, che ha appena terminato la prima delle tre settimane di formazione svoltasi a Milano. «L’obiettivo del master è offrire al farmacista di comunità le competenze necessarie per rispondere in modo adeguato alle esigenze di una farmacia che sta spostando l’attenzione sempre più al paziente, anche con l’implementazione di servizi rivolti al cittadino» sottolinea Minghetti. «Il farmacista» aggiunge «è oggi il massimo esperto del farmaco, ma è chiamato a monitorare anche su come il paziente lo utilizza, anche con progetti specifici come il Mur (Medicine use review, n.d.r.). Il farmacista clinico è la figura professionale che ha le competenze specifiche per farlo, per dare il supporto per una corretta aderenza alla terapia, ma anche all’uso adeguato e alla scelta di ciò che il paziente spesso sovrappone alla terapia in corso. Oggi, di fatto, i pazienti arrivano in farmacia con una prescrizione medica, ma contemporaneamente assumono farmaci di automedicazione, integratori alimentari, fitoterapici, su cui è importante operare una sorveglianza e dare assistenza. E poi ci sono anche i soggetti sani, che vogliono mantenere il proprio stato di salute, e che possono trovare nel farmacista clinico una guida che risponde alle loro esigenze di benessere. Si tratta, dunque, di una nuova figura che non si sostituisce al medico, perché non fa diagnosi né prescrizioni, ma ha le competenze per offrire il meglio delle possibilità che oggi la tecnologia mette a disposizione, utilizzando anche gli strumenti di analisi di prima istanza presenti nella farmacia dei servizi». Plauso all’iniziativa anche dal mondo medico che vede nel farmacista clinico un supporto al sistema sanitario nazionale: «Per la sostenibilità dell''attuale sistema» commenta Giuseppe Ventriglia responsabile nazionale Area formazione della Simg «è imprescindibile una medicina territoriale integrata tra medico e farmacista. I professionisti sanitari devono implementare le proprie conoscenze cliniche al fine di migliorare l''aderenza alle terapie, il monitoraggio delle reazioni avverse e la razionalizzazione della spesa sanitaria».
Simona Zazzetta
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