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Politica e Sanità

05 Novembre 2013

Pianta organica: Comuni promossi nelle aule giudiziarie


Sono due le sentenze, una della Corte costituzionale l’altra del Tar Sardegna, che ribadiscono la competenza dei Comuni in materia di revisione della pianta organica. La Corte costituzionale è recentemente intervenuta sulle norme delle Province autonome di Trento e Bolzano che recepiscono le disposizioni nazionali di spending review, e che di fatto attribuiscono alla Provincia il compito di definire il numero di farmacie nei Comuni e le zone in cui stabilire le nuove sedi. Secondo la Consulta tali norme, impugnate dalla presidenza del Consiglio dei ministri, «modificano, dunque, la distribuzione delle funzioni tra i due livelli di governo, quello provinciale e quello comunale, stabilita in sede nazionale, e contrastano con le norme di principio statali che regolano la competenza di decidere in ordine alla individuazione e localizzazione delle sedi farmaceutiche». E chiarisce che la scelta del legislatore di attribuire ai Comuni, il compito di individuare le zone in cui collocare le farmacie risponde tra le altre cose, all’esigenza «di assicurare un ordinato assetto del territorio corrispondente agli effettivi bisogni della collettività». L’altra sentenza sposta lo scenario in Sardegna dove, segnala la stampa locale, il Tar ha stabilito la legittimità di una decisione, risalente a tre anni fa, del Comune di Sassari di istituire sette nuove farmacie, contro la quale un titolare di farmacia, presente nella frazione di Li Punti, scelta per una delle nuove sedi, aveva fatto ricorso al Tar. I legali del ricorrente avevano sollevato una presunta incompetenza del Comune a esprimere proposte in materia di revisione delle farmacie, violazione e falsa applicazione della legge nel riferimento a dati demografici diversi da quelli prescritti, eccesso di potere. Ma i giudici hanno ritenuto non condivisibili le argomentazioni e hanno respinto il ricordo. Il provvedimento del Comune aveva avuto già un benestare da parte della categoria: «Incrementare il numero di farmacie non è stata una scelta, ma un preciso obbligo di legge» aveva dichiarato il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Sassari Roberto Cadeddu «Dunque, a prescindere da eventuali lacune o efficienza, era necessario adeguarsi. Invece riteniamo utile aver inserito i servizi in quartieri o borgate ancora sguarniti».

Simona Zazzetta

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