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Politica e Sanità

11 Novembre 2013

Calo vaccinazioni anti flu, Signorelli (Siti): buona comunicazione importante


La copertura vaccinale media contro l''influenza è calata in Italia di almeno il 15% negli ultimi dieci anni: lo ha affermato la scorsa settimana un comunicato della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti), che ha dato origine a un’immediata replica dell’Agenzia italiana del farmaco. Il fatto è che, nel ricordare l’importanza della vaccinazione, la Siti ha citato tra le cause della diminuzione della copertura vaccinale media che si è avuta lo scorso anno anche «la decisione da parte di Aifa di sospendere cautelativamente la distribuzione di tutti i vaccini commercializzati da uno dei principali produttori in data 24 ottobre 2012». È un riferimento alla presenza di aggregati proteici anomali in uno dei lotti di vaccini Novartis, che aveva tenuto banco lo scorso autunno e l’Aifa, in un comunicato di risposta a Siti, ha ripercorso la vicenda difendendo la correttezza dei propri comportamenti. In realtà gli obiettivi di Siti e Aifa sono comuni e Carlo Signorelli, segretario generale della Siti, precisa che «non è in gioco il buon operato degli enti che recitano un ruolo in questa partita, ma purtroppo quando parliamo di vaccini anche gli aspetti emotivi e le modalità di comunicazione hanno rilevanza sui comportamenti. La nostra intenzione non era certamente di indicare colpe ma di far notare come talvolta eventi esterni condizionano l’adesione ai programmi vaccinali». Signorelli tiene invece a evidenziare due problematiche che caratterizzano le vaccinazioni antinfluenzali nel nostro Paese: «La prima è che c’è una cronica bassa copertura del personale sanitario; è un’abitudine dannosa e non facilmente eliminabile, il personale sanitario protegge non solo se stesso ma anche pazienti in cui una malattia virale può avere effetti gravi». La seconda riflessione riguarda il calo di copertura nella popolazione anziana: «Si è verificato negli ultimi anni, laddove avevamo raggiunto percentuali vicine al 70%, con il nostro comunicato abbiamo inteso porre l’attenzione su una situazione che comporta costi, complicanze e forse anche qualche morto in più».

Renato Torlaschi

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