Politica e Sanità

12 Novembre 2013

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Soluzioni alternative di carattere locale per tutelare la sostenibilità economica e la sopravvivenza delle farmacie associate. A ventilarle in una mozione in Assemblea straordinaria, se il percorso della nuova remunerazione condotto da Federfarma nazionale non venisse portato a compimento nei tempi stabiliti, è Federfarma Bologna. Ma a gettare acqua sul fuoco all’ipotesi di nuovi venti di guerra all’interno dell’Associazione dei titolari è il presidente dell’associazione bolognese Achille Gallina Toschi che ha firmato il documento. «Siamo per l’unità e riconfermiamo la nostra fiducia ai vertici nazionali. Il nostro documento» precisa Gallina Toschi «voleva solo sensibilizzare alla nostra difficoltà. La nostra è una Regione, come per altro la Toscana, dove è sempre più diffuso il ricorso alla distribuzione diretta. Accordi fortemente penalizzanti e sempre più difficilmente sostenibili. Per questo» continua il presidente di Federfarma Bologna «in assenza dei cambiamenti attesi a livello nazionale potrebbe essere necessario organizzarsi a livello locale. Federfarma nazionale, peraltro, ci ha prontamente risposto tranquillizzandoci sul fatto che i contatti procedono e che la nuova remunerazione è in dirittura d’arrivo». E se non fosse così? «Bisognerà anticipare il progetto nazionale e procedere ad accordi locali, con tutte le difficoltà del caso. Una cosa è certa: non possiamo più perdere medicinali oltre a quelli già persi. La situazione delle farmacie è sempre più precaria».

Marco Malagutti