Politica e Sanità

21 Novembre 2013

---

Marcia indietro nelle due farmacie comunali di Trieste sulla promozione di farmaci “last minute”, cioè vicini alla data di scadenza, e della lista nozze da fare in farmacia. Sulle due iniziative, promosse nelle scorse settimane in due presidi comunali, è intervenuto Alessandro Fumaneri, presidente regionale provinciale di Federfarma esprimendo nell’immediato «preoccupazione per la mercificazione del farmaco» e rassicurando poi che «è tutto rientrato senza troppe polemiche». Fumaneri spiega che «c’è stato un chiarimento con l’assessore alle Politiche sociali (cui sono state affidate le farmacie comunali, n.d.r.) e si è convenuti sul fatto che probabilmente c’è stata una certa leggerezza nella gestione delle iniziative e un difetto di comunicazione sugli obiettivi da raggiungere». Le iniziative, si apprende dalla stampa locale, erano state pensate per rilanciare l’attività delle due farmacie dopo una fase in cui, non fatturando abbastanza, il Comune ne aveva ipotizzato la vendita. Nei mesi scorsi, infatti, erano state sempre più integrate nelle attività dell’assessorato alle Politiche sociali: «La lista degli sconti» spiega l’assessore alle Politiche sociali Laura Famulari «è stata decisa per andare incontro alle fasce economiche più deboli in città». Secondo Fumaneri, tuttavia, «indurre il consumo di farmaci non è corretto né dal punto di vista professionale né da quello organizzativo, perché se nell’immediato si può ottenere un guadagno per le casse o alleggerire il bilancio delle famiglie in difficoltà, nel lungo periodo può produrre effetti sanitari negativi. Le iniziative» conclude Fumaneri «per quanto lecite, sono poco opportune soprattutto mentre si sta discutendo con Regione sui temi altamente professionali come il monitoraggio della compliance alle terapia».

Simona Zazzetta