Politica e Sanità
02 Dicembre 2013«Non sappiamo più come difenderci». È questo l’appello rivolto dal presidente di Federfarma Palermo, Roberto Tobia, al prefetto, perché riceva al più presto i rappresentanti di categoria, più che mai in allarme dopo il recente omicidio di Giuseppina Iacona. La situazione delle rapine nelle farmacie siciliane è, ormai, un fenomeno dilagante, che sembra essersi accentuato dopo l’estate. «È necessario un protocollo d’intesa con le forze dell’ordine, perché non abbiamo intenzione di blindare le farmacie» spiega il presidente Tobia. «Questi sono luoghi in cui l’utente deve sentirsi a proprio agio e libero di chiedere consigli. Un posto dove non può essere messo in secondo piano il dialogo, il rapporto tra farmacista e cliente, che deve poter trovare sollievo e confronto» continua Tobia. «Se consideriamo che a volte anche la telesorveglianza non è utile, perché i rapinatori agiscono travisati, diventa davvero importante trovare soluzioni diverse». Ma se a Palermo la situazione è preoccupante, le cose non vanno meglio nelle altre città. Lo conferma il rapporto presentato dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri a Milano in un recente incontro presso la sede di Federfarma Milano
Durante l’incontro è stata sottolineata anche la risposta istituzionale a questo tipo di fenomeno, che ha portato alla risoluzione del 71% delle rapine consumate solo nel 2013 a fronte del 56% dell’anno precedente. «Il raggiungimento dei ragguardevoli risultati», ha spiegato il Questore Luigi Savina, «che diverranno importante fattore di deterrenza, è dipeso oltre che dagli accorgimenti seguiti dagli addetti ai lavori e da un sempre maggiore e capillare controllo del territorio da parte delle Forze di Polizia, anche dalla operatività di un innovativo strumento di cui si è dotata la Questura di Milano, il Keycrime, software in grado di individuare precise aree urbane e obiettivi a rischio consentendo di pianificare mirati servizi di prevenzione e controllo del territorio che hanno già portato alla cattura di numerosi autori di rapine ricollegati a serialità criminali precedentemente isolate dall’applicativo». «Anche le farmacie puntano a una maggiore collaborazione al fine di prevenire questi accadimenti ammodernando gli strumenti di difesa passiva come la videosorveglianza», ha dichiarato il Presidente di Federfarma Annarosa Racca, «fornendo inoltre, la massima disponibilità a collaborare con la Questura e seguendo le indicazioni e i consigli delle Forze dell’Ordine al fine di vincere questa battaglia, così come già accaduto in altri settori».
Marco Malagutti
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