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Politica e Sanità

11 Dicembre 2013

Serrata a Catanzaro, farmacie protestano contro ritardi Asp


Le farmacie della provincia di Catanzaro chiuderanno per l’intera giornata il 7 gennaio 2014 in segno di protesta contro il persistere dei ritardi dei pagamenti delle spettanze da parte dell’Azienda sanitaria provinciale. Lo ha deliberato l’assemblea provinciale di Federfarma che denuncia il danno alle farmacie private per le quali «il ritardo nei pagamenti degli importi dovuti per l''erogazione dei farmaci ai cittadini in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale rappresenta una seria minaccia alla sopravvivenza di alcune farmacie del territorio ed, al contempo, all’intero sistema farmaceutico che si fonda su un regolare meccanismo di pagamento previsto da una Convenzione». Il sindacato sottolinea che la gravità degli effetti del ritardo è documentabile: «Ai farmacisti spettano 10.128.386,06 euro riferiti a settembre 2013 e ottobre 2013 e un ritardo di soli 70 giorni a un tasso del 5,50% costa 105.479,45 euro per interessi che i farmacisti devono pagare alle banche che hanno anticipato le somme non pagate dalla Asp». Nelle scorse settimane, i titolari catanzaresi hanno attivato le vie legali per denunciare la «grave violazione di legge posta in essere dalla Parte pubblica», ma senza ricevere risposte, si è passati così a una convocazione formale, «prevista dalla legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali per indurre le parti alla conciliazione e scongiurare quanto più possibile l’astensione collettiva delle parti» dinanzi al Prefetto di Catanzaro e fissata per il 10 dicembre. «I responsabili dell’Asp» afferma Federfarma Catanzaro «ignorando completamente la convocazione di un Prefetto, ancora una volta deludono la categoria dei farmacisti. La scarsa considerazione dimostrata alle farmacie, l’assoluta indifferenza nei confronti della protesta che è alle porte, induce a ritenere che non abbiano ancora compreso che il diritto al rimborso dei farmaci erogati non è un diritto di credito ordinario ma l’espressione concreta di un meccanismo, disegnato dalla Convenzione». Lo stato di agitazione nell’assistenza farmaceutica deliberato dal sindacato esclude le farmacie tenute a espletare servizio continuativo in base ai turni determinati in base alla normativa vigente dalle diverse Aziende Sanitarie territorialmente competenti.

Simona Zazzetta

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