Politica e Sanità
08 Gennaio 2014«Finalità di sfruttamento». C’è questo alla base degli stage nelle farmacie, secondo il Movimento nazionale liberi farmacisti, che rileva un abuso dello strumento tra i neolaureati per ottenere forza lavoro a basso costo (3/400 euro lordi al mese), con mansioni di magazziniere, addetto alle pulizie, tuttofare, e una trasformazione in un contratto stabile che avviene nel 9% dei casi. La denuncia è contenuta in una lettera inviata al ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, e al Commissario europeo per l''occupazione, László Andor. Secondo il Mnlf, c’è da parte delle farmacie «un uso disinvolto degli stage» che «si traduce in una comoda alternativa all''apprendistato e agli altri contratti di primo impiego, nonché a tutte quelle forme di lavoro stabile che sulla carta, ma solo sulla carta, si vogliono indicare come dominanti». Infatti, «solo il 9% degli stage si trasforma in un contratto stabile»: «allo stagista viene promessa l''assunzione ma, al termine del contratto, si passa allo stagista successivo senza soluzione di continuità». Per di più, «numerose testimonianze sono univoche nell''indicare le finalità di sfruttamento degli stage con giovani colleghi utilizzati con mansioni di magazziniere e, in alcuni casi, assegnati alle pulizie o al ruolo di tuttofare». Ma «i farmacisti» ricorda il Mnlf «svolgono già un tirocinio formativo in farmacia all''interno del proprio percorso universitario di sei mesi, obbligatorio e propedeutico a ottenere la laurea e quindi l''abilitazione». Come se non bastasse, «vi è un ulteriore strumento di sfruttamento più volte denunciato: per poter accedere ai concorsi per sedi farmaceutiche i farmacisti debbono aver esercitato per almeno due anni e pertanto molti colleghi, pur di raggiungere tale traguardo, si rendono disponibili a prestare la propria attività a titolo completamente gratuito, senza alcuna forma di rimborso a qualsiasi titolo». Da qui la richiesta: un intervento immediato di ministro e commissario che «punisca tali abusi» e la revisione da parte di «Governo e Regioni dell’istituto dello stage, rendendolo operativo solo nella fase curriculare, ovvero facente parte unicamente del percorso formativo per ottenere la laurea e quindi l''abilitazione alla professione di farmacista». Secondo Alfonso Misasi, segretario nazionale Federfarma, «è vero che ci sono situazioni di lavoro equivoche, ma non si tratta di abuso di stage quanto dell’utilizzo dello strumento - legale - del biennio gratuito di pratica professionale come equiparazione dell’idoneità a seguito di concorso. Nella nostra provincia è un problema sentito: ci sono titolari che, avendo bisogno di forza lavoro, approfittano del meccanismo e, al termine del biennio, prendono un altro neolaureato. Il fatto negativo è che si tratta di una modalità regolare. Sull’eliminazione dell’istituto occorre riflettere con attenzione, perché è stato introdotto per risolvere il problema determinato dai ritardi nei concorsi. Per quanto ci riguarda, cerchiamo di agire in primo luogo sui giovani: un conto è usare lo strumento per le finalità per le quali è stato pensato e un altro è usarlo come modo per trovare lavoro».
Francesca Giani
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
28/12/2019
Per contrastare la compravendita illegale di farmaci per uso veterinario il Ministero sta studiando un logo, un bollino di qualità sulla falsa riga di quanto fatto per le farmaciePer...
27/12/2019
La Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severoLa Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per...
27/12/2019
Solo il 2% delle farmaciste donne possiede una farmacia nonostante rappresentino il 62% della forza lavoro, è quanto emerge dal sondaggio "Survey of registered pharmacy professionals 2019" del...
A cura di Lara Figini
27/12/2019
Acquistare i farmaci su internet attraverso siti non autorizzati è un fenomeno in continua crescita e l'unica arma per contrastarlo resta l'educazione sanitaria e l'orientamento dei cittadini...
©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)