Politica e Sanità
20 Gennaio 2014Il ministero della Salute ha «già provveduto a far approvare dal Consiglio dei ministri specifiche disposizioni dirette a garantire che i farmaci ritenuti essenziali e non sostituibili siano presenti sul territorio nazionale». La notizia, diffusa nella serata di venerdì scorso dallo stesso dicastero che aggiunge anche come sia «stato attribuito all’Agenzia del farmaco il potere di redigere specifici elenchi di farmaci dei quali sarà per tale via limitata l’esportazione», trova il consenso dei rappresentanti del mondo della farmacia e in particolare di Franco Caprino, presidente di Federfarma Roma, che ha lanciato l’allarme sul problema carenze nella Capitale e non solo. «Sono molto soddisfatto» sottolinea Caprino a Farmacista33 «per questa positiva risposta arrivata dal Governo e anche fiducioso che questo primo passo vada a buon fine, vista l’immediata approvazione da parte del Consiglio dei ministri. Il problema, d’altro canto» aggiunge «si era fatto davvero preoccupante per la popolazione e un intervento era necessario. Forse ci si sarebbe potuti muovere prima» conclude Caprino. Dal canto suo Annarosa Racca sottolinea come la disposizione ministeriale fosse già contenuto nella direttiva sulla contraffazione dei medicinali dove sono state approvate specifiche disposizioni dirette a garantire la reperibilità dei farmaci ritenuti essenziali e non sostituibili. «È dal 2006» sottolinea Racca «che denunciamo il pericolo e che ribadiamo che i farmaci non sono una merce. Ed è proprio per questo che abbiamo messo in campo una serie di interventi di verifica con la filiera e con le Regioni nonché attività di controllo con l’Aifa. Poi» continua il presidente di Federfarma «le Federfarma locali Napoli, Molise e con particolare vigore Roma hanno denunciato la situazione. Per cui il ministero ha ribadito di aver già provveduto a una disposizione in tal senso. Ora attendiamo il lavoro delle Commissioni parlamentari auspicando che si arrivi a regolare il fenomeno in modo definitivo visto che il danno per i cittadini è considerevole e che riguarda anche farmaci ospedalieri». Per chiudere va registrata anche la soddisfazione della Fofi che, per voce del presidente Andrea Mandelli, sottolinea come «da tempo la Federazione aveva denunciato l’allarmante ripetersi di queste rotture di stock e si era fatta promotore di un incontro con i protagonisti della filiera, così come aveva indicato una delle cause principali nell’esportazione parallela di medicinali verso paesi in cui vigono prezzi più elevati».
Marco Malagutti
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