Politica e Sanità

22 Gennaio 2014

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La spesa farmaceutica territoriale è sotto controllo mentre quella ospedaliera continua a sforare il tetto, tuttavia prima di modificarlo e fissarne un altro bisogna capire perché non viene rispettato. È quanto ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin (foto) a margine di un’audizione alla Camera sul Patto per la Salute. Secondo il ministro, se la spesa ospedaliera continua a sforare di 8 punti percentuali «occorre capire se lo sforamento avviene perché i tetti troppo bassi o perché qualcuno ha sbagliato. Probabilmente le due cose vanno insieme, ma ciò non toglie che gli squilibri alla fine vanno poi sanati». Il ministro ha ance sottolineato che la spesa farmaceutica italiana è «talmente bassa» da aver creato un mercato parallelo tale che «le farmacie arrivano a non essere rifornite dei medicinali di cui hanno necessità». E, tornando sulle iniziative avviate per rispondere alle carenze dei farmaci ha ricordato che si sta «lavorando a più di una ipotesi normativa» nell’ambito del decreto di recepimento della direttiva europea sulla vendita dei farmaci online, già all''attenzione delle commissioni parlamentari per i pareri». Il ministro ha discusso temi della farmaceutica anche durante l’audizione ricordando quanto sia necessario affrontare il tema della medicina personalizzata, «oggi toccato solo in piccoli tavoli tecnici» e ha detto: «Presto tutti vorranno accedere alle terapie mirate che non costeranno più 7-8.000 euro a ciclo come i chemioterapici attuali, ma 150-200.000 euro. Bisogna porsi la domanda, anche con il mondo industriale, di come garantire ai cittadini il meglio che c''è, ponendo anche la questione della compartecipazione alla spesa sanitaria». (S.Z.)