Politica e Sanità
13 Febbraio 2014Non una semplice misurazione della pressione arteriosa, ma un progetto integrato di monitoraggio, che coinvolgerà 10 farmacie di Brescia, basato su tecnologie wireless per raggiungere il controllo dell’ipertensione nel 70% pazienti in trattamento farmacologico. Questo l’ambizioso obiettivo di un protocollo di ricerca che durerà sei mesi, che coinvolgerà 500 pazienti (18-85 anni) e che è nato dalla collaborazione di Ordine dei farmacisti, Federfarma, Università, e un gruppo di medici di base. I pazienti non controllati nonostante la terapia, saranno sottoposti monitoraggio domiciliare con apparecchiature wireless che trasmettono i valori pressori registrati in una cartella clinica informatica del paziente, il Personal health record. «Si tratta di un progetto con basi scientifiche» commenta a Farmacista33 Francesco Rastrelli presidente provinciale dell’Ordine «basato su una sperimentazione che sarà pubblicata su una rivista scientifica. Il coinvolgimento del farmacista territoriale permetterà, se così sarà, di metter in evidenza il suo ruolo professionale nell’ambito della farmacia e di dimostrare quanto la farmacia possa generare risparmi quando un paziente iperteso riesce a restare “a target” perché monitorato meglio. Ciò si traduce» prosegue Rastrelli «in miglioramento della salute e della qualità della vita del paziente, meno prestazioni e meno ricoveri. Un’occasione quindi per dimostrare che la farmacia fa risparmiare non solo nella spesa farmaceutica ma anche in ambito sanitario-ospedaliero». L’aspetto innovativo, spiega Rastrellii è rappresentato dalla trasmissione per via telematica tramite smartphone, con tecnologie che registrano tutti i valori reali rilevati a domicilio con data e ora, che verranno rapportati all’ora dell’assunzione della terapia. I farmacisti coinvolti riceveranno una formazione per l’uso della piattaforma Health telematic network (Htn), in cui dovranno essere inseriti i dati demografici e clinici del campione di pazienti arruolati. Un call center h24 garantirà l’accesso continuo in caso di emergenza-urgenza, per esempio, il riscontro di un valore pressorio molto elevato, al Centro dell’Ipertensione arteriosa. I pazienti che avranno bisogno di una più completa ridefinizione clinica e della stratificazione del rischio vascolare verranno presi in carico dal Centro per lo Studio, la Diagnosi e la Cura dell’Ipertensione arteriosa e dei Fattori di rischio cardiovascolare dell’Università di Brescia.
Simona Zazzetta
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