Politica e Sanità
19 Febbraio 2014Tra medici e farmacie i lamenti sulla de materializzazione delle ricette non mancano, le seconde -specie in Sicilia dove si sperimenta a tappeto – lamentano blocchi del sistema ed errori nelle ricette. I Mmg sono invece colpiti dal fatto vi sia ancora bisogno di tanta carta, come spiega Paolo Misericordia responsabile Fimmg per l’informatica. «Il medico – non solo in Sicilia - è tenuto a inviare la prescrizione in remoto alla farmacia, ma se non la stampasse ci sarebbero grossi problemi nel dispensare il farmaco e inviare ad Asl e Regione il dato di spesa. Il farmacista infatti non apre la schermata con la ricetta leggendo il codice fiscale del paziente nella tessera sanitaria, come sarebbe auspicabile, ma legge il codice a barre relativo alla prescrizione, stampato dal medico e rilasciato al paziente. Il farmacista con lettore prende il dato, lo ri- dematerializza sul monitor del pc e trasmette all’Asl; se la testina della stampante è sporca si può fermare tutto, ed ecco i problemi segnalati dalle farmacie. Fimmg auspica che sia la lettura del codice fiscale su microchip o banda magnetica, ad aprire la schermata dove il farmacista annota la dispensazione e trasmette». C’è poi un problema nelle regioni dove l’invio avviene attraverso sistema di accoglienza centrale su scala nazionale: «Il medico deve allineare con una precisione estrema le ricette cartacee rosse compilate alla numerazione progressiva assegnata dal sistema; ma quando si è in gruppo, si fanno 300 ricette al giorno una sbavatura può sfuggire e il sistema si blocca». I problemi sono stati segnalati al ministero PA, fin qui invano. Con la nuova convenzione che obbliga a lavorare in aggregazioni di 25 medici, le Aft, si apre un altro problema. «La categoria utilizza una cinquantina di programmi di gestione di studio, i problemi di incomunicabilità tra gestionali vanno risolti, e Fimmg con la società Netmedica ha messo a punto un sistema in “cloud” che ospita in remoto i diversi database dei Mmg dell’Aft e consente di acquisire dati singoli (referti etc) sulla scheda dell’assistito; e consente al medico di continuità assistenziale di accedere ai dati di un paziente, la notte o i festivi, e caricarne di nuovi, con un iter totalmente tracciabile». Il cloud di Netmedica potrebbe essere d’aiuto nel compilare il complesso Patient summary incluso nello schema di decreto sul Fascicolo sanitario elettronico? «Qui è attivo un tavolo ministeriale con rappresentanti Fnomceo; a monte, dovremo far capire alla parte pubblica che il Fse non può sostituirsi a cartella clinica ospedaliera e scheda assistito ma va disegnato intorno a noi utilizzatori».
Mauro Miserendino
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