Politica e Sanità

28 Aprile 2014

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Le irregolarità, come la vendita sottobanco in parafarmacie di medicine private delle fustelle per ottenere i rimborsi dal Ssn recentemente denunciata ad Agrigento, «accadono quando il farmacista è titolare, contemporaneamente, di farmacia e parafarmacia». È quanto sostiene Davide Gullotta, vice presidente delle Parafarmacie italiane, nel commentare le numerose denunce e blitz dei Nas che coinvolgono sempre più spesso le parafarmacie in cui si dispensano illegalmente medicinali che possono essere venduti solo con prescrizione medica, a danno al servizio sanitario nazionale. «Le parafarmacie» precisa Gullotta «sono gestite obbligatoriamente da un farmacista laureato e abilitato alla professione, e possono vendere solo medicinali da banco (Otc) e senza obbligo di prescrizione (Sop), dunque gli illeciti sono riconducibili alla condotta sleale di farmacisti titolari che per mero profitto aprono in maniera abusiva farmacie mascherandole da Parafarmacie». Secondo il vice presidente questi fatti di cronaca «svelano una condotta gravissima riconducibile ad un preciso indiziato». E chiarisce: «Il problema nasce quando un farmacista è contemporaneamente titolare di farmacia e parafarmacia perché può facilmente spostare i medicinali con obbligo di ricetta da un luogo all''altro. Non a caso tutti gli illeciti accadono in parafarmacie gestite da farmacisti titolari di farmacia». E su queste considerazioni lancia un monito al Governo affinché si arrivi presto a una regolamentazione del settore e conclude: «La battaglia che le parafarmacie conducono per affermare la propria libertà professionale e dispensare tutti i farmaci pagamento, con e senza ricetta senza alcun sotterfugio resta infatti, l''obiettivo primario della Federazione.

Simona Zazzetta