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Politica e Sanità

15 Novembre 2011

Farmaci da valutare in trasparenza


A partire da giugno di quest''anno il National Institute of Health and Clinical Excellence (NICE) britannico deve rendere pubbliche le sue riunioni. All''interno del National Health Service il NICE ha il compito di fornire le linee guida sull''uso dei nuovi medicinali e di quelli già esistenti, sui trattamenti e sulle procedure che abbiano a che fare con la salute dei cittadini. Il parere di questo organismo sarebbe solo consultivo, ma è talmente rispettato da essere vincolante, a tutti gli effetti sia per l''autorizzazione di nuovi prodotti sia per la loro introduzione nel prontuario nazionale.  


In particolare è al NICE che competono anche le analisi farmacoeconomiche e molto spesso appropriatezza dei trattamenti viene fatta dipendere da questo aspetto. Per sempio, nel caso dell’insulina inalatoria lanciata da Pfizer le considerazioni sul prezzo erano state non secondarie, e lo stesso schema si era in precedenza proposto per i trattamenti farmacologici della demenza di Alzheimer. Negli ultimi anni l''operato di questo organismo è stato spesso oggetto di critiche da parte di organizzazioni di pazienti, aziende farmaceutiche e operatori sanitari, in disaccordo con le linee guida emesse. Per evitare spiacevoli contestazioni che rischiano di mettere in dubbio l''autorevolezza del NICE, d''ora in avanti la trasparenza sarà garantita dalla presenza in aula di osservatori, compresi giornalisti e pubblico. Ciò al fine di favorire la comprensione dei criteri sui quali il NICE fonda l''accettazione o l''opposizione delle richieste che riceve. Gli osservatori potranno ascoltare le discussioni, ad eccezione di quando riguardano informazioni confidenziali, ma non potranno intervenire nelle discussioni.
La pubblicità delle sedute non è una novità nel campo delle agenzie statali ed è già prevista, per esempio, per i comitati tecnici della Food and Drug Administration statunitense. Servirà a tacitare le critiche rivolte al NICE? Difficile dirlo, visto che comunque chi vuole contestare qualcosa in fatto di valutazione dei rischi e dei benefici può sempre trovare appigli, vista la complessità della materia. Sicuramente, però, avere una conoscenza diretta degli elementi che portano alla maturazione del giudizio può contribuire a ridurre le dietrologie.


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