Federfarma: spesa nel I trimestre continua a calare, anche se rallenta
Una spesa farmaceutica convenzionata che continua a calare nei primi mesi del 2014, ma che segna un progressivo rallentamento nel corso del trimestre, con un volume di ricette prescritte e di medicinali dispensati in regime Ssn leggermente in aumento (+0,6%) rispetto allo stesso periodo del 2013. E, a livello locale, la flessione viene registrata nella maggior parte delle regioni, mentre le due province autonome di Trento e Bolzano, Campania e Puglia presentano un andamento di segno opposto. Sono questi i principali risultati dell'elaborazione dei dati sulla spesa farmaceutica convenzionata del primo trimestre del 2014 pubblicati da Federfarma. A confronto con lo stesso periodo del 2013, si registra, infatti, un calo del 2,9%, con un tasso che è andato via via riducendosi nel corso dei primi tre mesi, passando dal -3,5% di gennaio, al -2,8% di febbraio fino al -2,4% di marzo. Sostanzialmente invariate, con un leggero aumento del + 0,6%, rispetto al primo trimestre 2013, tanto le ricette prescritte quanto il volume dei medicinali dispensati, che si sono attestati nel primo caso a un totale di 158 milioni - per una media di 2,6 ricette a cittadino - e nel secondo a oltre 291 milioni - pari a 4,9 confezioni erogate per cittadino, mentre è proseguita la discesa del valore medio delle ricette (-3,4%), con un calo del prezzo medio dei medicinali prescritti in regime di Ssn diminuito negli ultimi 5 anni del -21,6%. Andando ad analizzare la situazione a livello regionale, a registrare un aumento, come già rilevato, sono Campania, Trento e Bolzano, che presentano un tasso compreso tra circa l'1,5% e il 2%, e la Puglia, mentre le altre regioni mostrano una spesa di segno opposto, con in cima alla classifica Sicilia (-7,9%), Umbria (-6,7%) ed Emilia Romagna (-6,3%). Da segnalare anche l'aumento della compartecipazione a carico dei cittadini, con un'incidenza sulla spesa convenzionata lorda che arriva al 13,2% di marzo, contro un 12,4% dello stesso mese del 2013. In generale, «nel primo trimestre i cittadini hanno pagato oltre 374 milioni di ticket sui farmaci, di cui oltre il 62% (dati Aifa) dovuto alla differenza tra prezzo del farmaco di marca e prezzo del farmaco equivalente meno costoso, posta a carico dei cittadini».
Francesca Giani
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